Fano (PU) – E’ partito il progetto che, entro l’estate 2020 vedrà la realizzazione di una vasca di prima pioggia, nei pressi del torrente Arzilla e entro il 2021 fornirà i mezzi necessari per abbattere l’inquinamento delle acque del torrente sopracitato, andando a limitare anche i divieti di balneazione che, fino ad oggi, hanno martoriato le attività degli stabilimenti balneari fanesi. La vasca, prevista da Aset Spa, è una soluzione pilota nella ricerca di interventi che preservino la qualità dell’ambiente marino dall’impatto delle acque reflue. La futura opera fa infatti parte di “Watercare”, un progetto europeo che interessa il bacino dell’Adriatico e che ha, nel Cnr di Ancona, il suo ente capofila. Hanno inoltre aderito al progetto le regioni Marche e Abruzzo, università di Urbino, contee di Spalato e Dubrovnik, università di Spalato, agenzia nazionale Croatian Waters e centro di ricerca Metris. Watercare assegna un contributo di 493mila euro al progetto, sul totale dei costi pari a circa 2 milioni. L’opera potrà trattenere 1600 metri cubi di acque miste, prima di reimmetterle nel sistema fognario e portarle al depuratore, evitando che finiscano in mare con il loro carico inquinante. Di fondamentale importanza anche un’attività di controllo sistematico sulla qualità delle acque apportate dal torrente Arzilla, con punti di prelievo a monte e a valle dell’area individuata per la costruzione.
“L’obiettivo – afferma il presidente Aset, Paolo Reginelli – è di fare in modo che nel 2020 le stesse verifiche siano effettuate a monte e a valle dell’infrastruttura già completata. Ancora una volta la nostra progettualità si conferma all’avanguardia, molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente e meritevole di studio, come anche nel caso dei prolungamenti ai due scolmatori a Sassonia Sud”. Le risorse a disposizione dell’intero progetto Waterare, sia per la vasca di prima pioggia sia per il lavoro di monitoraggio, ammontano a 2 milioni e 833mila euro e sono erogate dal progetto di Cooperazione territoriale Europea Italia Croazia. “La regione Marche – ha spiegato il vicepresidente Renato Claudio Minardi – ha sviluppato una forte attenzione alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali. Lo dimostra anche questo progetto innovativo per la gestione delle acque reflue e per la tutela delle acque balneari”.
“L’ufficio Europa – ha aggiunto il primo cittadino Massimo Seri – ha portato al Comune finanziamenti per oltre 7 milioni di euro e anche in questo caso, presentando all’Ue il progetto sulla vasca di prima pioggia, ha fruttato quasi mezzo milione per un nuovo intervento di grande attenzione verso l’ambiente”. “Il progetto Watercare – Ha concluso il coordinatore Mauro Marini -, rappresenta un’occasione molto importante per mettere a punto un sistema altamente innovativo di controllo delle acque di depurazione per migliorare la qualità delle acque di balneazione durante il periodo estivo”.