Fano (PU) – “L’ancora per poco assessore regionale Aguzzi muove i primi passi verso la candidatura a Sindaco di Fano, e lo fa sul terreno scivoloso dei rifiuti e dell’annoso progetto di fusione tra i due gestori dei servizi pubblici della Provincia”. Ad evidenziare questo è il Movimento 5 Stelle di Fano.
“È notorio che la pesarese Marche Multiservizi, – evidenziano i pentastellati – forte dell’appoggio del socio privato HERA, vorrebbe incorporare la fanese Aset. Questo intendimento è anche nei progetti di Aguzzi, che accusa di “miopia enorme” chi vi si oppone. Per Marche Multiservizi, la fusione sarebbe la ciliegina sulla torta, perché significherebbe portare i rifiuti organici attualmente raccolti da Aset nel biodigestore di Talacchio della Green Factory (ovvero di Marche Multiservizi), oltre alla cospicua dote della discarica di Monteschiantello, l’unica che rimarrà attiva in provincia. Discarica che Aguzzi vorrebbe pure ampliare, in contrasto con le prescrizioni al piano d’ambito provinciale avanzate dalla Regione Marche di cui lui stesso è assessore”.
“Il progetto politico di Aguzzi – sostengono Mazzanti, Panaroni e Fontana – appare evidente dall’attacco frontale sferrato al PD di Minardi, finalizzato forse a mettere il cappello sulla minoranza interna. Per fortuna gli auspici dell’assessore partono in salita, essendo minoritari sia nell’attuale consiglio comunale, sia nel sentimento dei cittadini. Vedremo come il politico navigato saprà coltivare una narrazione che ammanta di presunto interesse pubblico le aspettative di espansione territoriale di una tra le più grandi multiutility del Paese. Certo è che Aguzzi e la sua coalizione trasversale non potranno prevalere finché rimarrà compatto il fronte politicamente eterogeneo di coloro che vogliono mantenere i servizi essenziali nella gestione pubblica, cioè nelle mani dei cittadini, salvaguardando il modello ‘in house? vigente a Fano”.
“Chi ha a cuore – concludono – l’idea di una città che si relazioni sui temi di interesse comune con pari dignità in ambito provinciale, ed anche oltre, sa che questo sarà possibile mettendo al centro le nostre proposte di buon senso e di buon governo, che da anni avanziamo pressoché inascoltati, e non il protagonismo e gli interessi particolari”.