Fano (PU) – “Da tempo nei pressi dei giardini Amiani, sita nel cuore della città, sono presenti numerose persone senza fissa dimora è poco raccomandabili che, incuranti delle regole e dell’educazione, generano confusione, lasciano continuamente rifiuti ed hanno comportamenti molesti contro terzi, generando degrado in uno dei luoghi più belli e suggestivi della città. Lo stesso accade in altre zone della città. Crescono i reati e la preoccupazione nei cittadini legata alla scarsa sicurezza in alcuni quartieri ormai abbandonati dall’attuale giunta che non interviene e non ha una strategia”.
I consiglieri comunali della Lega Fano Luca Serfilippi, Gianluca Ilari, Luigi Scopelliti e Marianna Magrini hanno presentato una interrogazione in cui chiedono precisi impegni all’amministrazione fanese.
“Il tempo dei proclami è finito ed i cittadini chiedono certezze sia sulle azioni da attuare, sia sui tempi. Nell’interrogazione chiediamo se è intenzione della giunta intensificare l’attività di controllo e presidio delle zone maggiormente frequentate da extracomunitari e senza fissa dimora, aumentando anche i controlli legati all’identificazione di alcune persone che risultano essere senza fissa dimora o irregolari. Le azioni finora attuate non hanno consentito di ottenere risultati soddisfacenti, talvolta neppure l’identificazione di alcune persone. É necessario intervenire attuando azioni mirate volte da un lato al controllo costante del territorio e al rispetto delle leggi nazionali e dei regolamenti comunali, dall’altro ad attuare politiche di integrazione in ambito sociale, educativo e lavorativo”.
“Riteniamo – concludono i consiglieri leghisti – quello della sicurezza uno dei temi più importanti e percepiti dai cittadini che sempre più manifestano la loro preoccupazione e la loro delusione nel vedere il degrado avanzare in alcune zone della città dimenticate dall’attuale Giunta. Al posto di fare blitz nel lungomare fanese per fare multe ai bagnanti e ai turisti, chiediamo con forza di aumentare i controlli e non permette a chiunque di fare quello che vuole in città”.