Ancona – “La messa a punto di una campagna informativa sul parto in anonimato e la realizzazione di ulteriori ‘culla per la vita’, almeno una per provincia”. È quanto chiede attraverso una mozione Dino Latini (Udc). Nell’atto di indirizzo il consigliere regionale evidenzia come ogni anno vengano abbandonati migliaia di neonati, nella maggior parte dei casi in luoghi e con modalità che portano alla morte del piccolo.
La legislazione vigente, viene specificato, prevede la possibilità per la madre di partorire in anonimato e dagli anni ’90 in Italia si sono diffuse, per iniziativa di enti ed associazioni, le ‘culle per la vita’, strutture termiche, posizionate in luoghi facilmente raggiungibili, concepite appositamente per permettere alle madri in difficoltà di lasciare i neonati in un ambiente totalmente protetto, nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo abbandona.
“Purtroppo la normativa sul parto in anonimato – dice Latini – è ancora poco conosciuta e gli abbandoni in luoghi non sicuri risultano ancora oggi maggioritari, mentre le “culle per la vita” rappresentano uno strumento importante per evitare gesti disperati e salvare la vita di tanti bambini ma ancora sono troppo poco diffuse nella nostra regione”.
Nel territorio marchigiano, come si fa presente nella mozione, ce ne sono ad oggi solo tre (ad Ancona, Fabriano e Senigallia), mentre la richiesta è che ne venga garantita almeno una per ogni provincia. Presidente e Giunta vengono altresì impegnati a realizzare, nel quadro delle azioni di sostegno alle donne in gravidanza che si trovino in situazione di difficoltà economica, psicologica o sociale, una adeguata campagna informativa in merito alla possibilità del parto in anonimato, garantita dalla legge.