Roma – “Sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva oggi un provvedimento estremamente importante e che riguarda uno dei grandi dossier industriali che questo Governo ha ereditato, che si trascina da decenni e che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare. Mi riferisco a TIM. È venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni. La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro“. Lo ha detto in Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni, concludendo sul punto: “Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c’è un Governo che su un dossier così importante si attiva a difesa dell’interesse nazionale e dei lavoratori. E che ha una strategia”.
“Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse strategico. Il decreto provvede, tra l’altro, ad assicurare le risorse finanziarie necessarie a consentire l’ingresso del ministero dell’economia e delle finanze nell’operazione “NetCo” guidata dal fondo KKR.
La NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM S.p.a., e vede il MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza. Il decreto prevede un ruolo strategico del Governo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo di rilevanza strategica e in materia di sicurezza nazionale.
Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha approvato la struttura e le condizioni dell’operazione per l’acquisizione della quota di minoranza nell’operazione NetCo da parte del MEF, che saranno inseriti in un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi successivamente alla pubblicazione del decreto-legge, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle imprese e del Made in Italy. Il dpcm autorizzerà il MEF ad acquisire una quota di NetCo compresa tra il 15 e il 20 per cento, con un esborso massimo di 2,2 miliardi.
Le risorse assicurate dal decreto-legge, derivanti da disponibilità sul cosiddetto ‘patrimonio destinato’ creato dal decreto-legge n.34 del 2020, sono pari a 2.525 milioni poiché si tratta di residui utilizzabili inerenti il suddetto patrimonio che potranno essere finalizzati alla realizzazione di operazioni attinenti società di rilievo strategico individuate con dpcm”. Così la nota di Palazzo Chigi.