Fano (PU) – Il Movimento 5 Stelle di Fano non approva il nuovo modello di gestione del welfare.
“Abbiamo appreso – affermano Panaroni, Fontana e Mazzanti – che da parte dell’assessore Tinti ci sarebbe una volontà di accelerare nuovamente sulla costituzione dell’Azienda di Servizi alla Persona (ASP) come nuovo modello di gestione del welfare. In particolare si starebbe pensando di convocare nei prossimi giorni il consiglio monotematico richiesto trasversalmente da diversi gruppi consiliari (compreso il nostro) proprio per approfondire la proposta, anche con il contributo di esperti”.
“Facciamo sommessamente notare – ribadiscono i pentastellati – che però, nel frattempo, giace ormai dallo scorso maggio la richiesta avanzata dal Movimento 5 Stelle di convocare una seduta monotematica sulla sanità, alla presenza del presidente della Regione Acquaroli e dell’assessore Saltamartini, che dopo oltre tre mesi è rimasta inevasa, in palese violazione dei termini previsti dal Regolamento del Consiglio Comunale”.
“Mentre altre realtà, come per esempio Pesaro, – delineano ancora Panaroni, Fontana e Mazzanti – hanno avuto la possibilità di confrontarsi apertamente, in una sede istituzionale, sui contenuti del Piano Socio-Sanitario prima della sua approvazione da parte del consiglio regionale (avvenuta i primi di agosto), la città di Fano ha tacitamente accettato l’onta di essere ignorata, nonostante la richiesta formale del nostro gruppo consiliare”.
“Ci auguriamo – concludono – quindi di non dover ricorrere nuovamente al Prefetto per ristabilire l’ordine temporale e logico che meglio consentirebbe alla civica assise di Fano di esaminare e discutere queste grandi questioni che toccano la carne viva della popolazione, convocando prima il consiglio monotematico sulla sanità e poi quello sul modello di gestione dei servizi alla persona. Il processo graduale di riforma del welfare locale necessita infatti di un percorso aperto e partecipato, senza preclusioni di sorta, oltre che dell’apporto di competenze che vanno interpellate con le tempistiche necessarie, senza accelerazioni e prove di forza”.