Udc Fano: “La sicurezza a Fano è un optional”
- 29 Settembre 2023
Fano (PU) – L’Udc Fano la presa non la molla e torna a ribadire che la città di Fano non è sicura, serve fare di più.
“Continua – spiega il segretario Stefano Pollegioni – l’attenzione di personaggi dubbi su Fano. L’ultima per ora è l’atto di prepotenza di un soggetto, di cui non sappiamo la nazionalità, che si impadronisce con la forza e la minaccia di un monopattino elettrico. Insomma un altro fatto eclatante perché il modus operandi, del soggetto in questione, poteva portare ad un finale ben più eclatante. Un soggetto fermato dalla Polizia di Stato per essersi impossessato di un bene non suo che subito dopo essere rilasciato torna a commettere lo stesso reato. Insomma qualche domanda bisognerà farsela. Certamente ancora una volta questo fatto testimonia una città totalmente allo sbando”.
“Importante è capire – afferma ancora Pollegioni – l’efficacia del provvedimento attuato dopo l’arresto, dal Tribunale di Pesaro su richiesta delle Procura della Repubblica, al personaggio che ha tentato di rubare il monopattino, il divieto di dimora nella Provincia di Pesaro Urbino. Un provvedimento che non fa altro che spostare il problema da un’altra parte visto che in questo casi il soggetto reo anche se fosse residente non potrebbe più domiciliare, per il periodo imposto, nella terza città delle Marche e quindi andrà a manifestare i suoi dubbi comportamenti in un altro luogo, in un’altra provincia con il rischio che commetta reati più gravi. Poi, però, alla fine del provvedimento potrà tornare a Fano. Qui non si mette in dubbio chi decide all’interno di un Tribunale, perché i giudici applicano la legge ma certamente apre una riflessione su un buco legislativo che speriamo presto il Governo Meloni risani con atti concreti”.
“Troppi fatti, – evidenzia il segretario – troppe segnalazioni dei cittadini impauriti, di luoghi frequentati da sbandati che vengono anche da fuori Fano. Abbiamo parlato molto di alcune zone della città tuttora frequentate di personaggi stranieri che bevono, si ubriacano e infastidiscono i residenti che pagano le tasse per vivere serenamente. Oggi scopro da alcuni residenti, molto preoccupati, che il fenomeno si allarga a macchia d’olio. I giardini dietro il centro commerciale del Quartiere di San Lazzaro sono ormai da tempo luogo di ritrovo di diversi gruppetti di gentaglia che beve e si droga. Forse è ora di prendere sul serio la cosa e smetterla di giustificarsi dietro al fatto che non è un problema di Ordine Pubblico”.
“Il Sindaco – afferma Pollegioni – sa benissimo che il problema è di sicurezza pubblica che è ben altra cosa ed è anche sua prerogativa alla quale non può esimersi dalla responsabilità prevista dall’articolo 54 del Testo unico enti locali in cui è scritto che: ‘Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità’ pubblica e la sicurezza urbana’”.
“Oggi leggo – dice Pollegioni – l’ennesima uscita del primo cittadino che dichiara di voler affrontare il fenomeno con le Spycam e illuminando i luoghi . Molta luce sarebbe necessaria probabilmente, oltre che nei luoghi, nelle menti di chi deve amministrare. La video sorveglianza serve ma è utile alle indagini quando i fatti sono accaduti noi dobbiamo prevenirli e per prevenirli c’è bisogno di Controlli e vigilanza e questi spettano alla Forze dell’Ordine dello Stato ma anche, quale supporto, alla polizia Locale quest’ultima è sotto la responsabilità del Sindaco che può disporre nel caso di bisogno e Fano ne ha più che bisogno. Riguardo invece al disagio giovanile smettiamola di rimedi legati allo sport qui si tratta di un problema di tutt’altra natura che va affrontato dalla radice con le figure preposte che sono professionalmente preparate ad intervenire partendo dalla famiglia e così, approfondendo singolarmente i problemi, si affrontano per il bene del giovane ma questo non esclude che in fatti gravi sia inevitabile l’intervento delle legge. E’ non facciamo dunque dei nostri giovani tutta l’erba un fascio”.
“Aggiungo, – conclude la sua disamina Pollegioni – ritornando sul problema degli organici delle Forze di Polizia, che ad oggi il Questore di Pesaro non sembra abbia considerato il Commissariato della terza città delle Marche. Troppi proclami, già dall’inizio dell’estate, su arrivi di personale che ad oggi sono solo fantasmi”.