Fano (PU) – “Alla vigilia della presentazione del progetto Waterfront, con la critica sollevata dalle associazioni di categoria interessate, torna ad emergere il tratto dirigista e ostinato di un narcisismo autoritario e assai modesto nei contenuti che continua a decidere ignorando il dialogo e il contributo dei cittadini e dei rappresentanti delle attività economiche”. Queste le parole di Alessandro Brandoni, segretario Lega Fano.
“Tanto da rimpiangere – afferma Brandoni – per qualcuno il precedente Assessore ai lavori pubblici Fabiola Tonelli. Oltre a questo profilo pseudo-decisionista ricorrente, con questo intervento la c.d. giunta dei rendering, ha tutte le carte in regola per diventare anche la giunta dei giardinetti e dei cortili. Una città da un lato virtuale tutta fiori e colori, che poi però si traduce nella realtà con delle tinte tutt’altro che luminose.
Nella circostanza evidenti sono le problematiche sollevate, tutt’ora irrisolte, (parcheggi, viabilità) a cui non sembrano esserci risposte, nemmeno come elaborazione, ma a queste ci permettiamo di aggiungere quella della sopravvivenza e della manutenzione degli spazi verdi previsti, e di come l’operazione Waterfront con a lato il resto del lungomare immutato, si configura come uno specchietto per le allodole in vista delle elezioni amministrative 2024”.
“A tal proposito – ribadisce ancora il segretario Brandoni – ci chiediamo che fine abbia fatto lo sbandierato nuovo accesso alla passeggiata del Lisippo? Dove sono gli spazi per la sosta delle biciclette più volte promessi? Vista l’oggettiva difficoltà storica a garantire la cura del verde fronte-mare, anche questo intervento sarà destinato ad una sgradevole e progressiva decadenza, con la necessità di dover nuovamente intervenire nel breve termine?”
“Insomma, – conclude Brandoni – ancora una volta siamo di fronte ad un abbellimento che, oltre a porre problemi di gestione trascura le imprescindibili infrastrutture al contorno. Come se in una casa si desse priorità agli stucchi e al mobilio piuttosto che ad occuparsi prima delle strutture portanti. Ma questo è purtroppo la immaginifica metamorfosi profetizzata dal Sindaco Seri”.