Fano (PU) – “Le imbarcazioni da pesca della marineria fanese costrette a fare rimessaggio altrove, si autorizzi il servizio presso il porto turistico di Fano”. Lo chiede il consigliere di Lega Fano Gianluca Ilari.
“La marineria fanese ed in particolare tutto il comparto pesca sono un bene prezioso per la nostra città, – precisa Ilari – che, se pur navigando in acque sempre più complicate dovute al caro carburante ed alla levitazione dei costi logistici, contribuisce in modo esemplare all’identità di Fano. La città deve tenersi strette queste eccellenze condividendone le strategie di mercato e favorendo, laddove possibile, il suo sostentamento a beneficio di tutta la collettività”.
“Come Lega, – spiega il capogruppo – da sempre vicini alle attività produttive del nostro territorio, abbiamo raccolto numerose istanze dei nostri marinai che chiedevano un’accortezza maggiore riguardo i servizi di manutenzione delle proprie imbarcazioni. La flotta di Fano oggi conta circa 60 unità fra vongolare, pescherecci e piccoli natanti. Nella normale gestione di un’imbarcazione, sia essa da diporto o di natura commerciale professionale, il rimessaggio è un’operazione di routine che serve per mantenere lo scafo pulito e sempre pronto alla navigazione. Ovviamente questa procedura prevede che l’imbarcazione sia tirata fuori dall’acqua per uno o due giorni”.
“A Fano questo servizio – delinea ancora Ilari – è garantito in parte dal vecchio scivolo di alaggio del porto che si trova sul Lungomare Mediterraneo. Sebbene questa soluzione dia una copertura del servizio, gli spazi ridotti ed il sistema di alaggio e varo non ottimale per tutte le tipologie di imbarcazioni, spinge molti marinai a portare le proprie imbarcazioni altrove (Rimini, Cattolica, Ancona) dove sono presenti sistemi di sollevamento mediante travel lift (adatti ad ogni tipo di imbarcazione) e dove gli ampi piazzali permettono la lavorazione su più imbarcazioni, accorciando di gran lunga i tempi”.
“Fano possiede già una struttura simile, afferma Ilari – oggi adibita esclusivamente alle attività diportistiche, che risiede all’interno del porto turistico (Marina dei Cesari). L’ampliamento del servizio in oggetto non impatterebbe minimamente con le normali attività diportistiche considerando che, generalmente, questi lavori vengono eseguiti a stagione conclusa. Viceversa, darebbe continuità di lavoro ed impiego alle aziende del settore che già oggi operano sul nostro territorio. Sarebbe possibile intercedere con le autorità competenti e permettere alla nostra marineria di rimanere integralmente a Fano? Per rispondere a questa domanda la Lega ha protocollato un’interrogazione a riguardo con la quale sollecita il Sindaco e la giunta a farsi carico di questo tema”.
“Evitare costi di trasferimento – conclude – gratuiti e spese maggiori per la nostra marineria sarebbe un bel segnale che la politica rivolge a chi crea impresa sul nostro territorio”.