Roma – “Non sappiamo quanto durerà l’acqua del pozzo e abbiamo dovuto acquistare quella minerale, al triplo del suo prezzo; qui ormai accogliamo 700 persone e tutti devono poter bere”: suor Maria del Pilar Llerena Vargas, missionaria peruviana a Gaza City, si trova nella chiesa della Sacra famiglia. Il suo messaggio, giunto all’agenzia Dire grazie a fonti della parrocchia, è stato condiviso mentre questa notte nella regione palestinese continuavano i bombardamenti di Israele. Almeno 55 le vittime solo nelle ultime ore, secondo l’amministrazione locale guidata da Hamas. Oltre ai raid aerei, si teme un’offensiva di terra dell’esercito di Tel Aviv; e intanto si contano i morti. “Ho partecipato ai funerali dei 18 cristiani uccisi nel bombardamento nell’area della chiesa greco-ortodossa di San Porfirio” riferisce suor Maria. “È stato molto triste e doloroso vedere i bambini dire addio ai loro genitori e ancora più doloroso vedere i genitori dire addio ai loro figli; alcuni di loro hanno salutato tutti i loro figli”.
Immagini, sottolinea la missionaria, “che sarà molto difficile da cancellare”. Ci sono però i bisogni da affrontare subito. Molte delle persone che si erano rifugiate a San Porfirio si sono spostate alla Sacra famiglia, sempre nel centro di Gaza City. Tra loro diversi feriti, curati e assistiti com’è stato possibile. “Ora siamo quasi in 700 fedeli, tra i quali le suore di Madre Teresa, che hanno con loro 50 bambini con disabilità, le suore di Nostra Signora del Rosario, padre Iusuf Emad e noi consorelle del Verbo incarnato” sottolinea suor Maria. “Serviamo tutti, cominciando dai malati e dai bambini”. Oggi la Mezzaluna rossa palestinese ha denunciato che dal valico di Rafah che collega Gaza con l’Egitto non sono ancora giunte forniture di carburante e che senza nuove consegne gli ospedali della regione non potranno più funzionare.
La tensione resta alta in tutto il Medio Oriente. Nella notte la Siria ha denunciato bombardamenti di Israele sugli aeroporti di Damasco e di Aleppo. Almeno due i palestinesi uccisi invece in un raid dell’esercito di Tel Aviv nell’area della moschea di al-Ansari, a Jenin, una cittadina della Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati. I militari hanno descritto il bombardamento come un’operazione “anti-terrorismo” contro Hamas e Jihad islamica.