Roma – “Noi siamo una forza autonoma. Una forza che sta facendo un suo percorso. Lo ha sempre in autonomia e proseguiremo anche a tracciare una linea molto innovativa per la politica dell’intero Paese. Saremo sempre avanti, in trincea, a raccogliere le sfide. Però è chiaro che il dialogo con il Pd è un dialogo che immaginiamo possa intensificarsi sempre di più“. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ieri ha partecipato alla manifestazione dem a piazza del Popolo, a margine dell’assemblea Regionale del Movimento 5 Stelle, in corso al teatro Italia di Roma.
“Oltre alle parti sindacali abbiamo già incontrato tantissime associazioni di categoria e continueremo la settimana prossima. Abbiamo incontrato l’Anci per i comuni, le associazioni e gli esponenti del mondo della disabilità. È un pianto dappertutto. Abbiamo raccolto una lista lunghissima di insoddisfazioni e di fortissime preoccupazioni. Ecco perché questa Manovra nell’impostazione e nelle misure è completamente sbagliata. E se sbagli una manovra economica è una sciagura per l’Italia intera perché condizioni in senso negativo qualsiasi prospettiva di crescita o sviluppo e condanni il Paese a una recessione. Già la congiuntura economia e sociale non è favorevole, così andiamo incontro al disastro che ormai è chiaro a tutti. Soltanto al governo non è chiaro, ma temo che il governo abbia un problema che abbiamo riscontrato anche in questa fase di audizioni: non vuole confrontarsi. Si riuniscono tra di loro, tra segreterie di partito e non aprono le porte per dialogare con il Paese”, ha aggiunto l’ex premier.
“Per noi questa è l’ora del coraggio: è l’ora che i governanti, e quindi l’Italia e l’Unione Europa, si assumano la responsabilità di rappresentare veramente i valori occidentali. Che non significa proseguire e consentire guerre, significa impostare negoziati di pace. Questo vale per il conflitto Russo-Ucraino e per quello Israelo-palestinese”. ha proseguito Conte.
“Stiamo costruendo la fase del radicamento territoriale. Sono partiti 220 gruppi territoriali che stanno eleggendo i loro rappresentati. Stiamo recuperando la nostra fondamentale vocazione che è quella di alimentare la politica dal basso, attraverso le iniziative e le istanze dei gruppi territoriali che forniscono risposte per le rispettive comunità locali”, ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle.
“Dobbiamo recuperare questa linea della politica- ha aggiunto Conte- La politica non può essere solo di vertice, non può essere solo ragionamenti fatti nei palazzi delle Istituzioni. La politica deve essere dal basso. Dove si riuniscono dei nostri simpatizzanti, amici, iscritti, per ragionare su risposte rispettive comunità, lì c’è la politica”.