Fano (PU) – “In prossimità del 25 novembre “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, la cronaca di ieri ci dà speranza per la condanna nei confronti di un 27enne accusato di violenza e molestie sulla sua fidanzata ma bisogna fare di più. Sappiamo bene purtroppo che seppur condannato come in questo caso, 3 anni e 4 mesi di reclusione oltre a 30mila euro di risarcimento danni, tra benefici ed altro il soggetto violento sarà di nuovo fuori presto”. A parlarne sono Sabina Stortiero, Tania Grisanti, Anna Amoruso, Lorella Galante Delegate Pari Opportunità Udc Fano.
“Purtroppo – spiegano – il fenomeno in cui le donne subiscono violenze è in forte aumento, nei centri antiviolenza delle Marche solo nel 2022 si sono rivolte 705 donne, bisognose di aiuto, senza considerare tutti quei casi in cui molte donne non hanno avuto il coraggio di denunciare la loro condizione di vittime, continuando a subire in famiglia e nei posti di lavoro diversi tipi di violenza. Per non parlare poi delle aggressioni che ogni giorno conosciamo attraverso i media di donne aggredite per strada mentre fanno la spesa o tornano da una festa”.
“Serve – ribadiscono le Delegate Pari Opportunità Udc Fano – una politica seria, forte e ferma per la prevenzione prima e per la tutela e il sostegno delle Vittime dopo. E’ urgente che il Governo attui piani di protezione con l’inserimento, delle vittime di violenza, tra le categorie protette aiutandole anche in nuovi inserimenti lavorativi per ridare loro la possibilità di riconquistare la loro vita anche con una autonomia economica”.
“Le vittime di violenza – viene sottolineato ancora – non vanno ricordate solo quando c’è una ricorrenza ma ci deve essere una attenzione concreta sempre . Ci auguriamo che in Parlamento ci possa essere un’ampia convergenza politica senza far prevalere i colori politici”.
“Per noi donne dell’Udc – affermano Sabina Stortiero, Tania Grisanti, Anna Amoruso, Lorella Galante – la lotta allo stalking e alla violenza di genere è un importate è fondamentale dovere morale e deve essere tra le priorità del governo e del Parlamento. Ogni anno i dati del Viminale e dell’Istat trasmettono una situazione estremamente grave. Assistiamo ad un aumento esponenziale di violenze da parte del partner anche all’interno del nucleo famigliare, che finiscono in omicidi. Una situazione grave e inaccettabile è urgente dunque una maggiore tutela a difesa delle vittime”.
“Con l’anno nuovo – concludono le delegate Udc – organizzeremo degli incontri aperti a tutti con specialisti del settore. E’ importante parlarne e fare tutto ciò che è possibile per sensibilizzare non solo le Istituzioni ma anche le persone a collaborare con le associazioni e la Forze di Polizia per aiutare a prevenire situazioni spiacevoli”.