Fano (PU) – Tra qualche giorno i Consiglieri Lucia Tarsi e Giuseppe Pierpaoli (Fratelli d’Italia) riporteranno in Consiglio (per la seconda volta) un tema che qualcuno definisce come secondario, ma che dà la misura di quanto sia poco credibile la cosiddetta “vocazione turistica” della nostra città: l’assenza di servizi igienici pubblici in centro storico.
Già nel maggio 2022 Tarsi e Pierpaoli avevano presentato una interrogazione alla giunta Seri con la richiesta del ripristino dei bagni pubblici del centro storico. Nella sua risposta, l’assessore ai Lavori Pubblici dichiarava l’impossibilità di recuperare i vecchi servizi del Pincio e di P.zza Marconi e si impegnava a realizzare, nel corso dell’anno 2023, due nuovi servizi igienici pubblici, uno al Pincio e uno a Fano Sud, che sarebbero stati integrati con ulteriori funzionalità (ricarica bici elettriche, defibrillatore, ecc.).
Ma il 2023 è agli sgoccioli, e dei due nuovi “centri servizi” al Pincio e a Ponte Sasso promessi dalla giunta Seri non se ne vede l’ombra né se ne sente più parlare. E nonostante le nostre sollecitazioni, l’ingresso dei bagni chiusi di Piazza Marconi (nel cuore della città, accanto alla prestigiosissima Chiesa di San Pietro in Valle) continua a trovarsi in uno stato di grave degrado, ricoperto di erbacce ed immondizia.
“Sappiamo tutti – spiegano i consiglieri di minoranza Tarsi e Pierpaoli – che il centro storico è meta quotidiana di molti cittadini che, in assenza di bagni pubblici, sono costretti a ricorrere ai servizi igienici dei bar e dei ristoranti. La problematica si acuisce nelle giornate di mercato, nelle serate dei fine-settimana e in occasione di grandi eventi, generando disagio sia per i cittadini fanesi sia per i turisti. Con la conseguenza che capita spesso, a chi passeggia in centro ma soprattutto a chi ci vive e lavora, di imbattersi in angoli del selciato cittadino coperti di lordura, vomito o escrementi. I residenti e gli esercenti del centro di Fano hanno diritto di vivere e lavorare in un quartiere decoroso e pulito. A tal proposito, il comitato dei residenti del centro storico ha recentemente proposto a noi consiglieri comunali un suo documento, nel quale vengono evidenziate le criticità legate all’assenza di servizi igienici, sollecitando quindi l’amministrazione a procedere quanto prima alla realizzazione di nuovi bagni pubblici”.
“L’analisi del trend turistico nazionale – ribadiscono Tarsi e Pierpaoli – ci insegna che i centri storici italiani rappresentano l’anima identitaria delle nostre città, e assumono una capacità di attrazione se, accanto alle risorse artistiche e folkloristiche, sono anche in grado di fornire servizi. Un centro storico così prestigioso e ricco di opere d’arte come quello di Fano non può presentarsi in modo dignitoso ai visitatori se non è in grado di fornire i servizi essenziali; la cura, il decoro e la pulizia sono il biglietto da visita di una città e comunicano il suo livello di civiltà, a partire dai bagni pubblici che sono un elementare e basilare requisito per qualunque città che voglia definirsi fruibile, accogliente e “a vocazione turistica”.
I Consiglieri Tarsi e Pierpaoli chiedono quindi alla giunta di spiegare i motivi del ritardo nella costruzione delle due opere previste, e di impegnarsi con sollecitudine nella loro realizzazione, nella speranza che siano pronti almeno per la prossima stagione estiva: qualunque sia la ragione del ritardo, non c’è più tempo da perdere, se si crede davvero alla “vocazione turistica” della nostra città.