Fano (PU) – “Alla conferenza sulla ‘Gestione dei rifiuti al servizio dell’economia circolare’ di domenica scorsa il presidente dell’Aset ha dichiarato che l’azienda è pronta a passare ad una nuova metodologia di raccolta dei rifiuti urbani sostituendo l’attuale sistema misto (P.a p. e isole ecologiche) con i cassonetti smart, o isole ecologiche ‘intelligenti’, ed aspetta solo il ‘via libera’ dell’amministrazione comunale”. Della questione ne parla l’Associazione Ambientalista di Volontariato Lupus in Fabula.
“Purtroppo, però, – affermano gli ambientalisti – solo sette mesi fa la maggioranza di centro sinistra del consiglio comunale di Fano ha deciso, su indicazione delle Giunta, di rinviare qualsiasi scelta al 2025. Una decisione sconsiderata che non tiene conto di un dato di fatto: il comune di Fano, come altri nella provincia di PU, rischia di non riuscire a rispettare il Dlgs 152/2006 ss.mm.ii. (recepimento direttiva Ue 2018/850) sulle quote obbligatorie di riciclaggio. Nel comune di Fano la R.D. dei rifiuti da alcuni anni si è attestata al 73-74% poco sopra la media regionale che è del 72,1% (anno 2021). Ora però le norme obbligano a riciclare almeno il 55% dei rifiuti entro il 2025 e su questo obiettivo siamo ancora lontani, visto che la media regionale è del 48,1”.
“Nemmeno riguardo ai R.U.B. (rifiuti urbani biodegradabili) – si delinea ancora – la nostra regione è in regola, dato che finiscono in discarica 157 kg/ab/anno, invece dei 81 kg/ab/anno richiesti dal Dlgs 36/2003. Per cui una riforma sulla modalità di raccolta dei R.U. è necessaria e urgente, sia per aumentare le percentuali sia per migliorare la qualità della raccolta differenziata. Ma oltre a fare presto bisogna fare bene. Il cittadino utente deve essere informato e responsabilizzato, deve essere facilitato il compito individuale di separare i rifiuti, ma devono essere contrastati efficacemente gli abusi. Per cui serve un sistema con cui il rifiuto venga tracciato, pesato, e sorvegliato. La tracciatura e la pesatura sono indispensabili sia per applicare in maniera precisa la tariffa puntuale a livello di utenza, che per fare i controlli a campione e individuare chi effettua, volutamente o distrattamente, conferimenti sbagliati. La video sorveglianza invece è necessaria per evitare che le isole ecologiche si trasformino in piccole discariche, ad opera di coloro che non vogliono adeguarsi al nuovo sistema o furbescamente cercano di eludere la quota variabile della TARI (quella legata alla quantità di rifiuto prodotto). Ma non basta. Servono azioni per ridurre la quantità di rifiuti prodotti, soprattutto gli imballaggi, incentivando i prodotti alla spina, il vuoto a rendere e il riuso”.
“Ci auguriamo – conclude Lupus in Fabula – che tutte le forze politiche che si candidano a guidare la città nei prossimi 5 anni inseriscano la riforma del servizio di raccolta di R.U. tra le priorità dei loro programmi di governo. La Lupus è disponibile a collaborare, offrendo le proprie competenze, per far sì che a Fano sia adottato il sistema di raccolta che, sulla base buone pratiche avviate nel resto del Paese, sia in grado di offrire i migliori risultati”.