Fano (PU) – “11mila metri quadrati di spazio dedicati alla disciplina sportiva Pump Track, costati oltre 250 mila euro (soldi pubblici), all’interno del parco dell’aeroporto già sofferente per un progetto di valorizzazione che fa fatica ad andare avanti”. A ribadire tutto ciò è il segretario dell’Udc Fano Stefano Pollegioni.
“Il cantiere, – spiega il segretario – per la realizzazione della pista Pump Track all’interno del parco dell’ex aeroporto, avviato nonostante la contrarietà di molti che vedono in quell’area una riqualificazione ambientale, ad oggi è fermo e l’immagine di quel luogo scavato e abbandonato è molto triste e preoccupante. Sono favorevole allo sport, all’uso della bicicletta, alla valorizzazione dell’ambiente ma qualche domanda su quest’opera viene da farsela”.
“Un circuito molto lungo di oltre 600 metri – spiega Stefano Pollegioni – con sali e scendi e curve paraboliche. Una disciplina sportiva che richiede, all’utilizzatore della bicicletta, l’uso dei muscoli per cercare di aumentare la propria velocità senza pedalare ma “pompando” spostando il baricentro in avanti o all’indietro. Esistono piste simili in Italia la cui lunghezza è al massimo 200 metri mentre la nostra, se realizzata, supera, da progetto, i 600 metri di cui 350 in asfalto e il resto sterrato”.
“Un percorso molto lungo – si delinea ancora – che certamente avrà bisogno di idee per far sì che l’utilizzo sportivo sia più ampio ma oggi purtroppo vediamo solo un cantiere abbandonato che fu oggetto di grandi proclami e passerelle mediatiche. Sembra di essere di fronte ad un Pump “Crack”, piuttosto che un Pump Track ,e questo ci preoccupa perché sono opere pagate dai cittadini (soldi pubblici) e il risultato, da quello che vediamo, è davvero deludente”.
“Credo sia doveroso – conclude il segretario Pollegioni – che l’Amministrazione del sindaco Seri dia spiegazioni sulla vicenda perché è giusto che i cittadini ne siano messi a conoscenza. Mi aspetto una risposta, pubblica, soddisfacente che ci aiuti a capire la situazione attuale ed anche in quale modo intendano andare avanti”.