A Vallefoglia il convegno di chiusura del progetto Oliv-Get
- 19 Marzo 2024
Cartoceto (PU) – Venerdì 22 marzo, a partire dalle ore 9, presso l’Hotel Blu Arena di Vallefoglia si terrà il convegno conclusivo del progetto triennale “Valorizzazione delle risorse genetiche dell’olivo e introduzione di nuove tecniche a basso impatto ambientale nell’areale della DOP Cartoceto”, noto anche con l’acronimo di Oliv-Get.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’ente capofila, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Olio Extravergine d’Oliva DOP Cartoceto, i Comuni di Cartoceto e Vallefoglia, il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche (D3A), il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” (SFARM – UNIVPM), Agronica group SRL, la Società Agricola “Il Conventino di Monteciccardo” Sas di Marcantoni Mattia, la Società agricola “Luvia” di Perugini Lorena & C. s.s., la Soc. Agr. “LA.CRI.MA Verde” s.s., il “Frantoio della Rocca” di Beltrami & C. s.n.c., l’Azienda Agraria dell’IT Agrario Cecchi, Investment & service, e l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Cecchi”, ha puntato al potenziamento della produzione olivicola collinare, con particolare riferimento all’area DOP di Cartoceto.
«Il progetto – evidenzia il Consorzio DOP Cartoceto – ha promosso innovazioni per migliorare la qualità e la sostenibilità della produzione olivicola nella DOP Cartoceto, passaggio fondamentale per concentrare l’attenzione sui giovani e sul futuro dell’olivicoltura. Integrando con successo nuove tecnologie e pratiche agricole tradizionali, il progetto ha dimostrato l’eccellenza sia nella produzione che nella sostenibilità ambientale».
Il convegno, aperto a operatori del settore e appassionati dell’olio extravergine di oliva di alta qualità, fornirà un’opportunità per fare il punto sulle innovazioni introdotte durante il progetto e condividere le migliori pratiche emerse.
«Forte è il nostro interesse a voler promuovere politiche volte alla preservazione dell’identità territoriale, alla valorizzazione della tradizionale vocazione agroalimentare e alla sostenibilità delle aziende agricole, incentivando anche il turismo esperienziale legato all’olio. In tal senso il progetto Oliv-Get – dichiara Enrico Rossi, Sindaco di Cartoceto – ha sicuramente rappresentato un’importante occasione nella quale la sinergia tra istituzioni, università, istituti di ricerca e realtà del settore olivicolo, ha aperto nuove strade per l’innovazione e la sostenibilità ambientale ed economica. In modo particolare ha offerto la possibilità di apportare nuove tecniche, raccordare l’olivicoltura con il mondo formativo e approfondire con approccio scientifico elementi strumentali alla diffusione delle migliori cultivar. Il convegno conclusivo ci dà l’opportunità di riflettere sui risultati ottenuti e consolidare l’impegno per salvaguardare il patrimonio genetico dell’olivo e potenziare la piantumazione anche ai fini dell’allargamento dell’attuale Areale della Dop Cartoceto».
Il progetto Oliv-get mira a potenziare la produzione olivicola dell’area di Cartoceto DOP. Si propone di introdurre innovazioni per aumentare la resa, migliorare la qualità e promuovere la sostenibilità ecologica ed economica. Il progetto si concentra sulla propagazione certificata della cultivar Raggiola, adattata alle condizioni locali ma attualmente priva di materiale genetico certificato. Saranno supportati impianti razionali e soluzioni a più alta densità, con l’implementazione di strumenti di rilevamento georeferenziati per aiutare gli agricoltori nelle decisioni. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale ed economico della coltura, massimizzando l’efficacia dell’intervento. Il supporto tecnologico migliorerà la qualità dell’olio e l’analisi della sua qualità verrà utilizzata per migliorare la catena di produzione. Il progetto prevede anche la formazione di professionisti per promuovere le innovazioni e garantire il ricambio generazionale nell’ambito dell’olivicoltura.
«Il progetto ha rappresentato un’importante opportunità per potenziare la produzione olivicola collinare, della DOP Cartoceto – sottolinea il Sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli – Il contributo del nostro territorio, delle nostre aziende e dei nostri produttori alla ricerca e al progresso dell’olivicoltura, dimostra l’impegno comune verso la qualità e la sostenibilità di questo territorio e dei suoi meravigliosi prodotti».
Tra le azioni sviluppate durante il progetto, si evidenzia il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche nella selezione e certificazione delle piante di olivo della varietà raggiola, con l’obiettivo di preservare il patrimonio genetico. Inoltre, sono state implementate tecniche per razionalizzare la produzione negli impianti esistenti, ottimizzando l’uso dell’acqua e migliorando la gestione degli alberi, con conseguenti benefici sulla resa e sulla qualità dell’olio. Un altro punto focale è stato ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le produzioni attraverso pratiche agronomiche differenziate e interventi mirati di concimazione razionale, migliorando la fertilità del suolo e aumentando la produttività degli oliveti.
Inoltre, è stato implementato un sistema di Agricoltura 4.0 da Agronica group SRL, che fornisce agli agricoltori informazioni basate su sistemi di supporto alle decisioni per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.
Infine, il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” ha condotto uno studio sull’evoluzione storica del paesaggio olivicolo del territorio della DOP di Cartoceto, sottolineando l’importanza di conservare e valorizzare l’identità territoriale attraverso l’integrazione degli oliveti con elementi paesaggistici e habitat naturali.
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APPROFONDIMENTI
Gli obiettivi del progetto.
Finalità del progetto Oliv-get è l’empowerment della produzione olivicola della collina marchigiana attraverso azioni pilota clibrate nell’areale di Cartoceto DOP. L’obiettivo sarà perseguito attraverso l’introduzione di innovazioni focalizzate sull’aumento della resa, sulla qualità della produzione e sulla sostenibilità ecologica ed economica. Il progetto promuoverà la propagazione certificata della cultivar Raggiola. La cultivar è alla base della produzione DOP ed, in quanto germoplasma localmente selezionato, è particolarmente adattata alle condizioni ambientali specifiche; tuttavia nessun materiale genetico certificato è attualmente disponibile per questa cultivar. Partendo da piantine di alta qualità, il progetto supporterà impianti razionali suggerendo soluzioni a più alta densità. Le innovazioni tecniche saranno applicate nella gestione di impianti sia nuovi e che tradizionali e degli alberi monumentali. Strumenti di rilevamento dedicati e georeferenziati saranno forniti agli agricoltori come supporto alle decisioni. Il controllo di patogeni e parassiti, l’irrigazione, la nutrizione e l’epoca di raccolta saranno tutti calibrati di conseguenza, riducendo così l’impatto economico e ambientale della cultura e massimizzando la tempestività e l’efficacia dell’intervento.
Il supporto tecnologico nella definizione dell’epoca di raccolta aumenterà la qualità dell’olio, rafforzando così il valore della DOP. L’analisi della qualità dell’olio sarà inoltre adottata come indicatore di punti deboli nella catena di produzione, stabilendo così un approccio ricorsivo positivo. Il progetto si concentrerà inoltre sulla formazione tecnica di professionisti che garantiranno la persistenza e la promozione delle innovazioni proposte e rappresenterà la nuova generazione di tecnici necessari per il ricambio generazionale.
LE AZIONI.
Risanamento e certificazione ovvero come preservare il patrimonio genetico.
Tra le azioni sviluppate dai partner del progetto, si evidenzia il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM) nel campo del risanamento e della certificazione delle piante di olivo della varietà raggiola. Attraverso un meticoloso processo di selezione, sono state individuate e propagate piante centenarie con un ottimo adattamento alle condizioni del territorio cartocetano.
Razionalizzazione delle tecniche produttive, ovvero come sfruttare le risorse in maniera efficace.
Altrettanto rilevante è stata l’azione volta alla razionalizzazione delle tecniche produttive negli impianti esistenti. Grazie alla collaborazione tra UNIVPM, il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” (SFARM) e le aziende partner, sono stati ottenuti risultati significativi nell’ottimizzazione dell’uso dell’acqua e nella gestione semplificata della chioma degli alberi, con un impatto positivo sulla resa e sulla qualità dell’olio prodotto.
Riduzione dell’impatto ambientale, ovvero come ottimizzare le produzioni rispettando l’ambiente.
Un’altra importante sfida affrontata è stata la riduzione dell’impatto ambientale e l’ottimizzazione delle produzioni. Grazie ad interventi mirati di concimazione razionale e all’introduzione di pratiche agronomiche differenziate, è stato possibile migliorare la fertilità del suolo e ridurre il numero di fiori sterili, aumentando così la produttività degli oliveti.
Olivicoltura di precisione, ovvero l’avvento dell’Agricoltura 4.0
Particolare rilievo assume il contributo di Agronica group SRL nell’implementazione di una piattaforma di Agricoltura 4.0, finalizzata a supportare le decisioni gestionali legate alla produzione dell’olio Cartoceto DOP. Questo innovativo strumento fornisce agli agricoltori informazioni puntuali basate su sistemi di supporto alle decisioni (DSS), consentendo una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.
Studio dell’evoluzione storica del paesaggio, ovvero come conservare l’identità territoriale
Infine, il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” (SFARM) ha condotto uno studio approfondito sull’evoluzione storica del paesaggio olivicolo del territorio della DOP di Cartoceto. Attraverso l’analisi di metriche del paesaggio multi-temporale, si è evidenziata la necessità di preservare e valorizzare l’identità territoriale, integrando gli oliveti con elementi paesaggistici e habitat naturali.
LE DICHIARAZIONI.
Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Olio Extravergine d’oliva Cartoceto
Siamo giunti alla conclusione del progetto triennale Oliv-Get, un’importante iniziativa che ha unito diverse realtà nell’ambito dell’olivicoltura dell’areale della DOP Cartoceto. Grazie alla collaborazione tra enti, istituzioni e aziende, abbiamo promosso significative innovazioni volte a migliorare la qualità, la sostenibilità economica e ambientale della produzione olivicola.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo progetto e sottolineare l’impegno del Consorzio DOP Cartoceto nel preservare e valorizzare il nostro patrimonio olivicolo nel rispetto dell’ambiente e della tradizione locale. Guardiamo al futuro con fiducia, consapevoli che il nostro lavoro continuerà a portare frutti positivi per la nostra comunità e per il settore olivicolo nel suo complesso.
La collaborazione con la Politecnica e con l’Istituto Agrario “A. Cecchi” è stata cruciale in quanto ci ha permesso di focalizzare ulteriormente l’attenzione sui giovani e sul futuro dell’olivicoltura. È essenziale comprendere il valore della sostenibilità e delle nuove tecnologie per garantire che la professione dell’olivicoltore rimanga ambiziosa e attraente per le generazioni future.
Le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale nel rendere i processi di produzione più sostenibili ed efficienti. Il progetto Oliv-Get dimostra come le nuove tecnologie possano essere utilizzate per promuovere pratiche agricole rispettose dell’ambiente, sottolineando che il futuro dell’agricoltura è all’insegna dell’innovazione e della responsabilità ambientale.
II progetto Oliv-Get ha integrato con successo tecnologie all’avanguardia con pratiche agricole tradizionali, dimostrando che è possibile raggiungere l’eccellenza sia in termini di produzione che di sostenibilità ambientale.
Enrico Rossi, Sindaco di Cartoceto
“Forte è il nostro interesse a voler promuovere politiche volte alla preservazione dell’identità territoriale, alla valorizzazione della tradizionale vocazione agroalimentare e alla sostenibilità delle aziende agricole, incentivando anche il turismo esperienziale legato all’olio. In tal senso il progetto Oliv-Get ha sicuramente rappresentato un’importante occasione nella quale la sinergia tra istituzioni, università, istituti di ricerca e realtà del settore olivicolo, ha aperto nuove strade per l’innovazione e la sostenibilità ambientale ed economica. In modo particolare ha offerto la possibilità di apportare nuove tecniche, raccordare l’olivicoltura con il mondo formativo e approfondire con approccio scientifico elementi strumentali alla diffusione delle migliori cultivar. Il convegno conclusivo ci dà l’opportunità di riflettere sui risultati ottenuti e consolidare l’impegno per salvaguardare il patrimonio genetico dell’olivo e potenziare la piantumazione anche ai fini dell’allargamento dell’attuale Areale della Dop Cartoceto”.
Palmiro Ucchielli, Sindaco di Vallefoglia
“Questo progetto triennale ha rappresentato un’importante opportunità per il potenziamento della nostra produzione olivicola collinare, con un focus speciale sull’area DOP di Cartoceto.
Il territorio di Vallefoglia, con la sua discreta produzione di oliveti e la presenza di aziende agricole impegnate nella produzione di olio di ottima qualità, si conferma partner essenziale in questo processo di valorizzazione e innovazione. In particolare, desidero sottolineare il prezioso contributo del nostro territorio alla ricerca e al progresso dell’olivicoltura. Il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche nel campo del risanamento e della certificazione delle piante di olivo, così come l’impegno delle aziende locali nella razionalizzazione delle tecniche produttive, sono esempi tangibili del nostro impegno comune verso la qualità e la sostenibilità”.