Fano (PU) – “La tratta ferroviaria Fano Urbino versa anche quest’anno in una stato di abbandono e incuranza”. A sostenerlo è il segretario dell’Udc Fano, Stefano Pollegioni.
“Un Percorso ferroviario – spiega Pollegioni – dismesso ormai dal 1986, abbandonato a sé stesso in attesa di un progetto di riattivazione, che attraversa zone importanti del Comune di Fano. La tratta infatti è in molti punti confinante con abitazioni che vivono ogni anno la difficoltà dovuta alla crescita esponenziale di erba, arbusti che diventano abitat di animali di ogni genere oltre ad essere un pericolo per possibili incendi nell’avvicinarsi del periodo estivo”.
“Ogni anno – afferma il segretario dell’Udc – come di consueto sono costretto a tornare in argomento presso l’Ente RFI responsabile della tratta per chiedere un intervento di pulizia. Nel 2023 dopo aver interessato il Prefetto di Pesaro Urbino, che convocò Comune e RFI, fu programmato l’intervento di pulizia della tratta fino all’ex stazione di Cuccurano di Fano precisamente in via Attilio Regolo. Anche in questo anno sono tornato a ribadire, con una lettera accompagnata da fotografie, al responsabile U.T. – RFI e per conoscenza al signor Prefetto, lo stato in cui versa la linea ferroviaria e le conseguenze che vivono i cittadini residenti lungo quel percorso”.
“Un degrado – delinea ancora Pollegioni visibile a chiunque in città proprio per i luoghi che attraversa quel percorso ferrato. Ancora una volta ho chiesto a RFI che, oltre a provvedere quanto prima alla pulizia, sarebbe bene calendarizzare interventi di pulizia ogni anno così da non dover ogni volta segnalare la situazione. In attesa che quel registro del Governo, legato alle tratte ferroviarie turistiche da riattivare in cui è inserita la Fano Urbino, veda una luce concreata in fondo al tunnel è giusto che la tratta venga periodicamente tenuta in ordine da chi è attualmente responsabile”.
“Naturalmente – conclude Stefano Pollegioni – attendo quanto prima un riscontro dall’Ente RFI che proprio nel mese di dicembre 2023 mi contattò telefonicamente per fare insieme al nuovo responsabile un sopralluogo della tratta. Mi auguro che, come accaduto nel 2023, non si debba di nuovo ricorrere al Prefetto di Pesaro Urbino per ottenere un servizio che è oltretutto dovuto alla città e ai cittadini”.