Pesaro – A quaranta giorni dalla sua elezione a sindaco, la CNA di Pesaro e Urbino torna ad augurare buon lavoro ad Andrea Biancani così come all’intera Giunta. La presidenza della CNA provinciale auspica ora che alcuni dei punti discussi dallo stesso Biancani con i rappresentanti dell’associazione alla viglia del voto non vengano persi di vista e raccomanda vengano inseriti nell’agenda del primo cittadino.
La presidenza della CNA in particolare chiede un coinvolgimento delle categorie economiche nelle scelte per la città auspicando nel contempo un maggiore e sempre più stretto rapporto del Comune con il territorio e con i comuni limitrofi in un’ottica di razionalizzazione e integrazione dei servizi.
Per CNA è ineludibile il tema delle infrastrutture, a cominciare da quelle viarie con il completamento delle incompiute (con le opere di compensazione legate all’A/14; le scuole, l’edilizia sociale e le aree pubbliche, gli spazi culturali). La realizzazione di nuovi progetti di sviluppo ed i collegamenti con l’entroterra (Pesaro-Urbino) così come quelli interprovinciali (Fano-Grosseto).
Ed ancora il tema degli appalti pubblici sui quali CNA chiede ci sia la possibilità di un maggiore coinvolgimento delle imprese del territorio per importi fino a 500mila euro delle imprese locali (ovviamente nel pieno rispetto dei parametri imposti dalle leggi). E poi il processo di completamento delle infrastrutture immateriali (reti di trasmissione data; fibra, banda larga); così come un deciso rilancio del centro storico attraverso anche azioni mirate che riportino botteghe e piccolo commercio in centro. Dopo Pesaro Capitale italiana della cultura – alla quale anche CNA ha dato il suo contributo – occorrerà coltivare il patrimonio di notorietà raccolto e farlo fruttare in termini di attrattività turistica anche negli anni a venire.
Altre spinose questioni sulle quali CNA chiede attenzione sono quelle dei rifiuti perché se non si trovano soluzioni alternative alla chiusura di Ca’ Asprete, Pesaro sarà costretta a portare i rifiuti fuori regione con il rischio che la Tari possa aumentare nei prossimi anni ben oltre il 4% annunciato e già applicato. Per CNA non si può più rimandare la questione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. Occorre un rapporto radicalmente diverso nel rapporto con le multiservizi con un ruolo di controllo più diretto e incisivo da parte del pubblico che non deve più subire scelte ma farle.
Anche nella gestione delle risorse idriche, secondo CNA, occorre al più presto trovare soluzioni che consentano la creazione di nuovi bacini e la pulizia di quelli esistenti.
La CNA esorta infine Biancani ad accogliere una delle sue proposte prese ad esempio anche dal Governo nazionale come quella sull’autoproduzione di energia con la possibilità di installazione di piccoli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sui capannoni delle imprese. Un progetto a beneficio del tessuto produttivo, capace di coniugare gli obiettivi dell’efficienza energetica, di riduzione del costo delle bollette e dell’innovazione tecnologica.