Fano (PU) – “A me piace essere concreto. Questa è una grande operazione che dimostra come su questa vicenda siamo passati dalle parole ai fatti. Avevamo promesso che non avremmo mai permesso lo stazionamento di questo relitto perché minava la sicurezza del porto e rappresentava un pessimo biglietto da visita per la nostra città”.
La giunta e i soggetti che hanno lavorato a questa operazione sono al suo fianco, e alle sue spalle si vede Nettuno, l’imbarcazione affondata lo scorso agosto che questa mattina è stata rimossa. Luca Serfilippi ha mantenuto la promessa fatta appena si è insediato, quando ha incaricato l’assessore Ilari, con il supporto della Capitaneria di Porto, di rimuovere Nettuno dalle acque di Fano entro il 25 luglio.
“Siamo riusciti a completare l’intervento nel primo giorno di lavoro grazie all’impegno e alla professionalità di tutti coloro che hanno collaborato a questo importante intervento”. Serfilippi affronta la questione economica dell’operazione, sottolineando che il costo è stato di 85 mila euro, ma che verrà recuperato dal proprietario dell’imbarcazione.
“Non sarà la collettività a pagare le spese di un privato. Procederemo quindi con l’esecuzione forzata nei confronti del proprietario, che ha mostrato totale disinteresse per questo bene. Ora continueremo le attività amministrative per far sì che Nettuno scompaia il prima possibile da qui.” A coordinare le attività, risultate complesse, è stato l’assessore Ilari, che ricorda: “C’è stata una mobilitazione di circa 50 addetti, raggruppati in quattro ditte, che hanno lavorato a questo importante risultato. Vanno ringraziati Sorcinelli per il sollevamento da terra, la Carmar Sub di Ancona che ha seguito le operazioni dal mare con i propri sommozzatori, la Marelift che ha predisposto il traino dell’imbarcazione fino al suo piazzale, oltre alla Capitaneria di Porto, la Protezione Civile, la Polizia Locale e tutto il personale comunale la cui dedizione è stata encomiabile. In modo collegiale è stato realizzato un progetto veramente complesso in pochissimo tempo”.
Ilari spiega che “Siamo partiti lunedì mattina intorno alle 6 e abbiamo concluso intorno alle 18.” Ripercorrendo brevemente i punti salienti di questo intervento, Ilari evidenzia: “Sono state posizionate due autogru che hanno sollevato l’imbarcazione agganciata alle fasce predisposte da Carmar Sub. Da lì è iniziata la fase più delicata per condurre la barca in semigalleggiamento. A quel punto i tecnici di Marelift l’hanno condotta fino al punto di alaggio.” Ora per Nettuno si aprirà una seconda fase: “Verrà effettuata immediatamente una perizia disposta dalle autorità competenti per comprendere le cause dell’inabissamento e valutare se sarà in grado di navigare ancora. Ci rifaremo sul proprietario e chiederemo un contributo a tutti gli enti coinvolti, perché non può essere l’amministrazione a subire queste conseguenze. Una volta completata la perizia, avremo un quadro chiaro entro cui muoverci.” Nettuno è stata rimosso, la promessa è stata mantenuta e il porto non è più colpito da questo degrado.