Mombaroccio (PU) – “Oggi celebriamo due simboli delle Marche: da un lato, un simbolo della nostra identità che ritorna al suo antico splendore; dall’altro, un simbolo della nostra strategia di sviluppo volta a valorizzare le bellezze custodite da secoli in luoghi sempre più frequentati da turisti, visitatori e fedeli. Spiritualità, storia, arte, cultura, vegetazione mediterranea, ottima accoglienza e grande cura dei luoghi. Sono queste le Marche che vogliamo far conoscere, un distillato di bellezza unico che rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo turistico e delle attività economiche delle nostre località turistiche”.
È il commento dell’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici della Regione Marche Francesco Baldelli in occasione dell’inaugurazione dei lavori di restauro del chiostro e dell’antico refettorio del Santuario del Beato Sante a Mombaroccio, in provincia di Pesaro Urbino. Accolti da Padre Alvaro Rosatelli, custode del Convegno dalla storia quasi millenaria – fu fondato dai francescani nel 1223 in memoria di Frate Sante, figura ancora oggi venerata – all’inaugurazione hanno partecipato anche Padre Simone Giampieri Ministro Provinciale della Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, il Sindaco del Comune di Mombaroccio Emanuele Petrucci e il Presidente dell’Associazione Il Sole sul cuore Damiano Bartocetti.
“Dopo il restauro degli altari dell’Immacolata e di San Francesco nella chiesa del Santuario – ha aggiunto l’assessore Baldelli – siamo qui oggi per festeggiare il recupero del chiostro e dell’antico refettorio, i cui lavori sono stati finanziati dalla Regione Marche per un totale di 200mila euro. Valorizziamo un luogo simbolo delle Marche che abbiamo deciso di restituire a fedeli e turisti nello splendore che merita. Un’eredità che dobbiamo mettere a valore creando circuiti esperienziali che favoriscano i flussi turistici da fuori regione, anche nell’ottica di destagionalizzare l’offerta”.
Nel chiostro si è intervenuti sostituendo le specchiature rotte, le parti metalliche ammalorate e la sigillatura con l’utilizzo di materiali maggiormente resistenti agli agenti atmosferici. Nell’antico refettorio, oltre a interventi mirati a restituire la stabilità della struttura, sono state eseguite operazioni di restauro finalizzate a riportare alla luce la cromia, è stata recuperata l’originaria pavimentazione in cotto e si è provveduto alla pulizia ed ai trattamenti antitarlo per il solaio ligneo.
“Ad 800 anni dalla sua fondazione – ha concluso Baldelli – la Regione Marche ha voluto essere vicina ai frati che qui risiedono e custodiscono da secoli questo meraviglioso convento. Invitiamo tutti a venire al Beato Sante, dove da oggi sarà possibile vedere i risultati dei restauri e respirare aria di fede e storia in un luogo incantevole a pochi passi da casa e dalle nostre meravigliose spiagge”.