Il CEO della Home Restaurant Hotel srl, Gaetano Campolo, replica alle accuse mosse da Amerigo Varotti di Confcommercio Marche Nord, nei confronti degli Home Restaurant.
“Già nel 2017, il Garante per la Concorrenza e il Mercato – scrive Campolo – ha chiarito che il settore degli Home Restaurant non rappresenta concorrenza sleale. Nonostante ciò, Varotti e la Lobby Fipe Confcommercio continuano a diffondere notizie false, ignorando deliberatamente questa posizione ufficiale. Le accuse riguardanti presunti regolamenti comunali e decreti regionali che vieterebbero gli Home Restaurant sono altrettanto infondate. Questi regolamenti sono attualmente al vaglio del TAR e non possono essere considerati operativi. Il settore degli Home Restaurant non ha ancora un codice ATECO specifico, poiché la proposta di legge (ddl 26/47) si è arenata al Senato, rendendo impossibile l’avvio di una SCIA”.
“Tutti i membri del nostro sito Home Restaurant Hotel, oltre 1000 iscritti, sono in regola con le comunicazioni previste dalla legge, avendo seguito le indicazioni della Risoluzione del Ministero dell’Interno del febbraio 2019. Questa risoluzione prevede controlli in base all’articolo 41 della Costituzione, che tutela l’iniziativa economica privata. Esistono, purtroppo, Home Restaurant illegali che stiamo attivamente denunciando. È il caso dei ristoranti registrati su siti web come Cesarine, che collaborano con Confcommercio e contribuiscono alla diffusione di fake news per danneggiare il nostro settore”.
“È fondamentale ricordare che il settore degli Home Restaurant fa parte del mercato della concorrenza e non del mercato del commercio. Pertanto, le competenze su questo settore spettano allo Stato e non a Regioni o Comuni”.