Cagli (PU) – I promessi 100 milioni di euro per la riqualificazione dei borghi storici sono un’ottima notizia. La CNA di Pesaro e Urbino commenta positivamente l’annuncio della Regione, ed in particolare del Governatore Acquaroli fatta l’altro giorno a Piandimeleto, per un cospicuo investimento (il 10% della programmazione complessiva regionale), a favore dei piccoli centri e per renderli più accoglienti, fruibili, accessibili e attrattivi.
“Ne abbiamo un gran bisogno – dice Lino Conti, presidente della CNA territoriale di Cagli – pensando che in un territorio come il nostro sono tanti i centri ed i borghi caratteristici di grande pregio che però rischiano un lento ma inesorabile abbandono.
Del resto, i dati sulla demografia della popolazione e quelli sulle imprese, confermano un trend preoccupante. Basti pensare che secondo l’ultimo rilevamento del Centro studi della CNA nei comuni di Apecchio, Cantiano, Cagli e Piobbico, non solo decresce la popolazione ma la stessa invecchia. Il record spetta a Cantiano con un’età media di 52,8 anni contro i 47,1 di media della provincia di Pesaro e Urbino. Nella classifica dei Comuni del territorio con l’età media più alta segue nell’ordine Apecchio (51 anni di età media); poi Cagli con (49,8 anni) e infine Piobbico con 48,8. Non va meglio sul fronte della demografia delle imprese attive. Se infatti nel 2023 nei 4 comuni le imprese erano complessivamente 1.444 (a fine 2023) mentre ad oggi sono scese a 1.321, con una perdita del tessuto imprenditoriale di ben 123 imprese (- 8,5%) in pochi mesi. Un vero e proprio tsunami cui bisogna porre la massima attenzione. Scendendo nel dettaglio notiamo che la perdita più sostanziosa riguarda il Comune di Cagli con 79 imprese che hanno chiuso i battenti (erano 876 fino alla fine del 2023 ora sono scese a 797 e quindi complessivamente un 9% in meno). Seguono il Comune di Piobbico con 18 imprese chiuse (erano 175 nel 2023 mentre ora sono 157); Apecchio con 15 attività chiuse (erano 217 contro le attuali 202). Infine, Cantiano con 11 aziende chiuse (ora sono 165 mentre erano 176).
È chiaro – continua Lino Conti – che di fronte a questi dati, tutti fortemente negativi e indicativi di una progressiva “desertificazione” del territorio, occorre riequilibrare il rapporto costa entroterra e notizie come quella data dalla Regione a Piandimeleto – che ha annunciato risorse per i piccoli centri – non possono che accendere un po’ di speranza. Questo anche alla luce dell’importante riconoscimento toccato ad Apecchio, Cantiano e Frontone che recentemente hanno ottenuto la Bandiera arancione. Secondo la CNA saranno importanti in particolare il bando per il Borgo accogliente (24 milioni di euro) e i 15 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive. Finanziamenti che serviranno a dare nuovo impulso a tutto il territorio e a far lavorare le imprese.
“Ci auguriamo – conclude il presidente territoriale della CNA – che quelli della Regione non siano solo delle promesse ma che di qui a breve si passi dagli annunci ai fatti. Per quanto ci riguarda la collaborazione della sarà massima su tutti i fronti”.