Fano (PU) – Tra i tavoli della Mensa SOStengo, spicca un biglietto scritto con inchiostro rosso: “Affronta la vita con un sorriso”. Un messaggio che ben riflette lo spirito di questa iniziativa, organizzata anche quest’anno dalla Caritas Diocesana per offrire sostegno a chi vive situazioni di difficoltà e solitudine durante l’estate.
Oggi, il sindaco Serfilippi, accompagnato dalla giunta comunale, ha visitato la mensa che si svolge presso i locali del Centro Pastorale Diocesano in via Roma 118 a Fano. La mensa è operativa tutti i giorni, inclusi i festivi, fino al 1° settembre, accogliendo ogni giorno 250 persone. Questo servizio risponde non solo ai bisogni alimentari, ma si distingue anche per l’attenzione alla solidarietà e al calore umano. Ad accogliere gli ospiti, ci sono Federica, Anna e Neeka, supportate da altri 18 volontari che ogni giorno si dedicano con impegno alle attività necessarie. Il coordinamento della mensa è affidato a Don Michele Giardini, direttore della Caritas Diocesana che spiega: “Ogni giorno prepariamo 250 pasti; di questi, circa 200 vengono ritirati per l’asporto, mentre una cinquantina di persone si fermano a condividere il pranzo a tavola, in un ambiente familiare, dove possono riposarsi dal caldo estivo e trascorrere qualche ora in compagnia. L’organizzazione della giornata è così scandita: “La registrazione avviene dalle 11.30 alle 12 -continua Don Michele – il pranzo a tavola viene servito dalle 12 alle 13, mentre il ritiro del pasto d’asporto è possibile dalle 12.30 alle 13.30. Tra i fruitori ci sono sia persone che frequentano abitualmente la mensa, sia fanesi che si trovano ad affrontare difficoltà momentanee”.
Don Michele ha voluto ringraziare i “60 volontari che ogni settimana si impegnano ad aiutare chi affronta queste difficoltà, oltre ai sostenitori e ai donatori che, con il loro contributo economico, permettono di offrire pasti dignitosi”. Il sindaco Serfilippi, indossando guanti e grembiule, si è unito ai volontari nel servire pasti caldi e ha elogiato questa iniziativa, definendola “un piatto di pasta che profuma di solidarietà e vicinanza”. Ha poi aggiunto: “Ho provato emozioni intense, perché in queste stanze, grazie al calore di un abbraccio e al sostegno dei volontari, si regala speranza”.