Bologna – Un carabiniere intervenuto per sedare una rissa è stato aggredito e picchiato con calci e pugni: è successo a Locorotondo, in Puglia, giovedì 22 agosto. Dell’aggressione circola un video che è diventato virale (lo ha condiviso anche il consigliere Francesco Emilio Borrelli), in cui si vede il carabiniere colpito con pugni, in particolare da parte di un 45enne che è stata denunciato. Sull’episodio si è espresso il sindacato italiano dei militari dell’arma, che ha parlato di “episodio grave e inaccettabile. Chiediamo un immediato incontro con il governo per discutere misure urgenti a tutela delle forze di polizia”.
Questo il commento del sindaco Antonio Bufano: “Siamo profondamente preoccupati e sconcertati per quanto accaduto in seguito all’aggressione subita da un nostro carabiniere, che ha agito con coraggio e professionalità per proteggere la comunità da un individuo noto per la sua estrema violenza. Nonostante la gravità dell’episodio, con danni non solo al nostro militare ma anche alla sicurezza dei residenti e dei turisti, apprendiamo non senza stupore che nei confronti del responsabile di tali gravi comportamenti non è stato assunto alcun provvedimento idoneo ad evitare il ripetersi di quanto accaduto. Questa decisione affida un messaggio preoccupante ai cittadini, che si aspettano che la giustizia sia pronta a meglio tutelarli da soggetti così pericolosi”.
“Inaccettabile il senso di impunità che consente a dei delinquenti di picchiare un Carabiniere che sta facendo il proprio lavoro, rappresentando lo Stato. Lo stesso senso di impunità che consente loro di filmare e pubblicare la loro sfacciataggine”. Lo scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto che conclude: “Non è il singolo ad essere stato maltrattato, non è un esponente delle forze di polizia, è la Stato stesso ad essere offeso. Di fronte ad atti così, occorre rispondere con durezza e fermezza, occorre dare l’esempio in modo tale che non accada più, applicando la legge con durezza”.