Fano (PU) – L’estate non è ancora terminata ma un primo, attendibile, bilancio sul fronte del turismo culturale si può tracciare. “Un bilancio – tiene a precisare l’assessore Lucia Tarsi – non fine a se stesso ma utile a definire le linee guida per le strategie future, di breve e medio-lungo periodo”. “Da un lato – spiega – è stato un peccato essere entrata in scena a ‘partita iniziata’, cioè in piena estate, senza risorse e con una programmazione già determinata dalla vecchia Amministrazione.
Dall’altro lato è stato molto interessante perché ho potuto monitorare tutti i siti di mia competenza e individuare le criticità della programmazione vigente che certamente, proprio sulla base di quanto visto, sarà cambiata”. “I punti su cui intervenire sono diversi – prosegue – In generale andrebbero estese le aperture, lo dico in riferimento ai giorni e agli orari. E’ inammissibile, per entrare nello specifico, che il lunedì sia tutto chiuso: questa è una cosa che cambierà. Andrebbero ampliate, per fare un altro esempio, le aperture della Fano Sotterranea. Discorso a parte lo meritano le chiese, siti che in queste settimane di analisi dei flussi turistici sono risultati tra i più richiesti: stiamo studiando un piano per rendere visitabile San Francesco e accessibile, nel rispetto della sicurezza e della tutela del patrimonio artistico, San Pietro in Valle, che è meravigliosa e dal primo giorno del mio insediamento ho sempre pensato di voler valorizzare”.
“Tutti questi spunti – continua l’assessore nella sua analisi – saranno inseriti in un contesto più ampio di promozione turistica, in collaborazione con il collega Santorelli e, soprattutto, di programmazione integrata con tutte le realtà coinvolte in ambito culturale e museale. Su tutti, la Fondazione Carifano e la Diocesi, con i quali si può lavorare anche all’idea di un biglietto unico per tutti i siti di interesse”. “I fronti su cui operare sono molti – conclude – Per il momento, parlando di ‘cose fatte’, siamo intervenuti al museo della via Flaminia stanziando 9mila euro per sostituire finalmente i dispositivi tecnologici non funzionanti: una piccola azione che testimonia la buona volontà dell’Amministrazione verso il patrimonio cittadino. Allargando il campo a tutto l’impianto turistico-culturale posso dire che l’estate 2025 sarà sicuramente impostata su presupposti diversi, anche se confido di iniziare il cambio di passo già nella stagione autunnale-natalizia. La cosiddetta ‘destagionalizzazione’, infatti, è una materia sì turistica ma anche culturale”.