CNA e Banca Etica per il cinema e l’audiovisivo: rinnovato accordo con più credito alle imprese
- 3 Settembre 2024
Ancona – Anche il cinema ha bisogno di buona finanza per generare la bellezza di nuove opere e supportare il lavoro di decine di imprese indipendenti e d’eccellenza. E così CNA Cinema e Audiovisivo e Banca Etica, banca italiana interamente dedita alla finanza etica – rinnovano e rafforzano per il 2024 e 2025 l’accordo quadro sottoscritto nel 2022 per favorire l’accesso al credito per le imprese del cinema e dell’audiovisivo. Al centro della collaborazione c’è il sostegno alle attività dei piccoli produttori indipendenti con linee di credito ad hoc, l’applicazione di condizioni favorevoli e l’impiego dello strumento della cessione del Tax Credit Cinematografico.
È anche grazie alla convenzione tra CNA e Banca Etica, dunque, che l’arte e la comunicazione per il grande schermo ha potuto regalare nuove pellicole di primo livello agli spettatori in sala, come due importanti lavori realizzati da registi quali Daniele Vicari e Mimmo Calopresti. A supporto del loro lavoro, e delle rispettive case di produzione, Fabrique Entertainment e Quality Film, sono stati infatti distribuiti un documentario sulla musica rivoluzionaria del sassofonista nigeriano Fela Kuti (Il mio Dio vivente, Premio Internazionale Cinearti “La Chioma di Berenice”) e uno dedicato al genio creativo di Gianni Versace (L’imperatore dei sogni), entrambi presentati nei festival del cinema più importanti. Due tra le molte opere portate sullo schermo grazie al Tax Credit e a decine di operazioni finalizzate a promuovere le piccole e medie imprese della produzione indipendente dell’audiovisivo in Italia.
Dal successo della prima edizione al potenziamento dell’accordo
La decisione di CNA e Banca Etica di proseguire congiuntamente segue l’ampio apprezzamento manifestato dalle imprese del settore rispetto ai primi due anni di applicazione della convenzione, che ha saputo ben intercettare una esigenza che nel mercato bancario non trovava risposta, come testimonia il collocamento pressoché integrale del plafond a disposizione nel biennio trascorso per le operazioni in convenzione (quasi 2,8 milioni di euro per l’acquisto del Tax Credit). Ma non è tutto. Perché, per migliorare ulteriormente l’offerta dello strumento, venendo incontro al bisogno delle organizzazioni dell’audiovisivo aderenti a CNA di pianificare le produzioni e la possibilità di calcolare nel budget l’eventuale cessione del Tax Credit, l’accordo rinnovato prevede un deciso aumento del plafond riservato al Tax Credit (2,5 milioni di euro complessivi per il 2024 e altrettanti per il 2025), con condizioni di finanziamento rese ulteriormente vantaggiose (tra il 2022 e 2024 quasi 5 milioni di euro di impieghi sono stati concessi dalle filiali italiane di Banca Etica nell’ambito di queste iniziative). Inoltre dall’autunno 2024 si aggiungerà la possibilità di accedere alle risorse con garanzie di fondi europei istituzionali dedicate alle imprese della cultura e della creatività.
Per sviluppare la conoscenza della convenzione sui territori, CNA e Banca Etica stanno inoltre pianificando la realizzazione di momenti formativi e informativi, soprattutto nelle aree a maggior concentrazione di imprese del comparto cinematografico e audiovisivo associate alla Confederazione.
«L’accordo per il prolungamento della convenzione con Banca Etica – ricorda Otello Gregorini, segretario generale di CNA – riflette i positivi risultati della collaborazione attivata in particolare per il settore dell’audiovisivo, che permette alle nostre imprese di avere a disposizione interessanti strumenti finanziari dedicati. L’impegno condiviso è di individuare ulteriori offerte di servizi volti a supportare le esigenze di artigiani e piccole imprese, per favorirne la valorizzazione e riconoscerne la funzione sociale».
«Banca Etica – sottolinea il direttore generale, Nazzareno Gabrielli – rinnova e potenzia la convenzione sul Tax Credit con CNA dopo il successo dei primi due anni di applicazione. Attraverso questo accordo Banca Etica risponde al bisogno delle numerose imprese indipendenti che lavorano nel settore del cinema e dell’audiovisivo, che rappresentano un valore riconosciuto dell’Italia nel mondo. Unire il supporto alle produzioni creative con i principi e le logiche di credito della finanza etica costituisce, nel nostro pensiero, un elemento di miglioramento del sistema, un contributo concreto generatore di impatti ambientali, sociali e culturali positivi per la collettività».