Fano (PU) – In merito alle recenti discussioni sollevate sui dispositivi autovelox l’amministrazione comunale ritiene doveroso chiarire alcune questioni fondamentali. Sia la Giunta precedente sia quella attuale hanno ritenuto necessario ed opportuno che i dispositivi rimanessero sempre in funzione senza disattivazione indipendentemente dall’invio degli accertamenti che sono stati solo temporalmente sospesi per comprendere gli effetti e la portata dell’orientamento giurisprudenziale.
Tali strumenti rappresentano, in primo luogo, un importante e insostituibile deterrente contro l’eccessiva velocità; riducono fortemente gli incidenti stradali gravi, in particolare sulle strade statali che attraversano il nostro territorio come la Flaminia e l’Adriatica sud. Purtroppo, in passato si è assistito a numerosi incidenti, anche mortali, che hanno generato un senso di insicurezza tra i cittadini. Ad esempio a Metaurilia, anche recentemente, il comitato dei residenti ha manifestato la necessità di interventi concreti per ridurre la pericolosità sulle strade. Riguardo alla questione dell’omologazione e autorizzazione degli autovelox l’amministrazione comunale sottolinea che il problema della mancanza di omologazione riguarda non solo il nostro comune, ma tutta Italia; non vi sono apparecchi in dotazione alle forze dell’ordine omologati, nemmeno quelli tuttora in uso alla Polizia Stradale che è il principale organo dello Stato addetto a tutelare la sicurezza sulle strade. Al momento non esiste una direttiva governativa che chiarisca come agire al riguardo dopo la nota ordinanza della Cassazione Civile. Tuttavia gli autovelox attualmente in uso presso il Comune di Fano sono perfettamente conformi al recente D.M. in materia di posizionamento degli stessi; tale fatto è di rilevante importanza perché dimostra come l’ente si sia mosso con ogni ponderata cautela al riguardo; cautela che si è dimostrata conforme alle regole successivamente emanate dal MIT.
Circa gli effetti delle recente ordinanza della Cassazione Civile si sottolinea come, lo stesso collegio giudicante, abbia riconosciuto la questione come “obiettivamente controvertibile” in assenza di un orientamento consolidato in materia; peraltro le ordinanze della Cassazione non forniscono interpretazioni vincolanti e non affermano principi di diritto come le sentenze. Pertanto, prima di ridurre la sicurezza della circolazione stradale intimamente connessa al sistema sanzionatorio, si resta in attesa che la giurisprudenza della Cassazione adotti un contegno interpretativo consolidato oppure che il legislatore intervenga chiarendo definitivamente la situazione.
L’amministrazione comunale sottolinea: “Siamo convinti che questi strumenti, quando disposti seguendo le corrette procedure, rappresentino un mezzo efficace per prevenire gravi incidenti stradali. Continueremo a monitorare la situazione e a lavorare affinché il nostro territorio rimanga sicuro per tutti i cittadini”.