Roma – Pene più severe, fino a 5 anni, e arresti fino a 48 ore. Sono le due novità introdotto dal Decreto legge che introduce misure urgenti per contrastare la violenza nei confronti degli operatori sanitari e il danneggiamento delle strutture, approvato oggi dal Consiglio dei ministri. A spiegarlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa al termine del Cdm: “Si tratta di un provvedimento chiesto da tutto il mondo sanitario e dai cittadini per proteggere la professione sanitaria dalle forme odiose di aggressione a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi, con forme di devastazione, saccheggio e danneggiamento. Abbiamo provveduto in due direzioni: la prima è sostanziale e prevede l’aumento della pena fino a 5 anni per il danneggiamento aggravato sulle pertinenze delle strutture sanitarie e socio-sanitarie fatte con violenza, con minaccia o con lesioni al personale. Questo aumento viene coniugato con un altro provvedimento di ordine procedurale, che impone l’arresto obbligatorio nella flagranza di reato quando il reato viene commesso nell’ambito delle strutture sanitarie”.
“Il secondo aspetto è che la flagranza del reato viene estesa nelle 48 ore successive, cioè si tratta di un arresto differito, quando le ragioni di incolumità o l’impossibilità di procedere con l’arresto nell’immediatezza lo impongono. C’è la possibilità di differire questo arresto non appena si identificano gli autori del reato, purché vi sia la prova documentale e comunque non oltre 48 ore. Siamo sicuri avrà un forte effetto deterrente”, aggiunge Nordio.