Fano (PU) – Mezzo secolo fatto di lavoro e passione. Festeggiati ieri i cinquant’anni di attività dello Studio A Tre di Fano, una delle più longeve attività artigiane della Città della Fortuna. Il laboratorio d’arte orafa di via Cavour ieri era affollato di amici e clienti. A salutare i due soci e fondatori dello studio (Daniele Gaudenzi e Mauro Longhini), c’erano il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, il segretario CNA delle Marche, Moreno Bordoni e il presidente della CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci che ai due maestri fanesi hanno consegnato delle targhe celebrative per un’attività che, con caparbietà, passione è rimasta saldamente in centro: un presidio fatto di arte e passione, di amore per il fatto mano.
“Sono queste le attività che noi rappresentiamo con orgoglio – ha detto il segretario CNA Marche, Moreno Bordoni – botteghe e laboratori dove talento, capacità ed esperienza danno vita ad opere uniche. E Gaudenzi e Longhini sono per noi anche un esempio di artigiani fedeli al nostro spirto associativo e di rappresentanza. Dal primo anno sono infatti associati a CNA e questo ci rende doppiamente orgogliosi”.
“Lo Studio A Tre – ha aggiunto il presidente CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci – è una di quelle attività di cui andiamo orgogliosi, non solo perché rappresentano l’abilità dell’arte orafa, ma perché rappresentano un presidio importante che rendono vivi e preziosi i centro storici della città”.
Dello stesso avviso anche il sindaco di Fano Luca Serfilippi che ha voluto leggere il testo del riconoscimento a nome di tutta l’amministrazione “Con gratitudine e riconoscimento per i 50 anni di impegno, professionalità e passione che hanno arricchito la nostra città contribuendo alla bellezza e al valore della nostra Comunità”.
Visibilmente emozionati Gaudenzi e Longhini che hanno ringraziato e riaffermato la loro volontà a proseguire questa meravigliosa avventura “Creare gioielli è una passione – dicono – ed è difficile spiegare cosa voglia dire per un artigiano vederli prendere vita a partire dal disegno, per poi seguirli nella loro evoluzione, passo dopo passo, pezzo dopo pezzo, levigarli, lucidarli, curarli in ogni minimo dettaglio e finalmente vederli indossati. Non potremmo fare questo lavoro se non come l’abbiamo sempre fatto: con amore e passione”.