Bologna – In estrema sintesi, il concetto è questo: “Senza tregua, altre piogge soprattutto al centro-nord”. Detto in termini più tecnici, invece: “Gli anticicloni restano defilati a latitudini settentrionali, lasciando in balia il Mediterraneo e l’Italia a reiterate perturbazioni le quali, alimentate da aria calda e decisamente molto umida, producono precipitazioni talora eccezionali”.
E così, come spiega in un comunicato stampa il meteorologo di 3bmeteo Edoardo Ferrara, “l’ennesimo fronte sta interessando in queste ore il centro-nord con piogge e rovesci sparsi. Sarà il preludio ad una nuova fase perturbata con pioggia che si riproporrà a più riprese fino al prossimo weekend compreso”. Risultato: “Ancora una volta saranno possibili fenomeni intensi o abbondanti con potenziali criticità, anche a fronte di terreni ormai decisamente saturi”. 3bmeteo segnala che l’attenzione va rivolta in particolare su Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e Triveneto. E, avverte Ferrara, “nel weekend il maltempo potrebbe risultare talora intenso soprattutto tra Piemonte e Liguria, con rischio nubifragi”.
Il Sud “questa volta rimarrà più ai margini dell’azione ciclonica, almeno in questa fase, con spunti piovosi più occasionali, fatta eccezione per la Sardegna, dove invece potranno verificarsi temporali anche di forte intensità. Il tutto in un contesto climatico non freddo, anzi a tratti mite per la persistenza di correnti dai quadranti meridionali, decisamente umide”.
Le recenti ondate di maltempo che hanno colpito l’Italia e l’Europa occidentale “sono frutto di un Fronte Polare più basso della media delle ultime settimane”, prosegue Francesco Nucera, altra voce di 3bmeteo.com “Il fronte Polare è la linea di demarcazione tra masse d’aria dalle caratteristiche diverse (quella calda in risalita dalle latitudini subtropicali e quella più fredda in discesa dalle latitudini polari), laddove si sviluppano le perturbazioni. Questo spostamento verso sud , che registriamo dal mese di settembre, ha permesso la genesi di condizioni meteorologiche estreme in diverse parti d’Europa, con un aumento delle precipitazioni soprattutto sul comparto centro-occidentale”.
Associato a questo fronte polare “ci sono i cosiddetti fiumi atmosferici (Atmospheric Rivers), in arrivo dall’Atlantico tropicale e che hanno contribuito ad alimentare le precipitazioni intense. I fiumi atmosferici sono infatti correnti d’aria cariche di umidità, che trasportano enormi quantità di vapore acqueo dalle regioni tropicali verso le medie latitudini. Nelle recenti ondate di maltempo alluvionali, il contenuto di acqua precipitabile risultava significativamente superiore alla media soprattutto sull’Italia e sulla Francia, un fattore che ha amplificato l’intensità delle precipitazioni”.