Terre Roveresche (PU) – Il Palazzo Ducale di Montebello, acquistato dal Comune di Terre Roveresche nell’estate del 2022 e attualmente in corso di riqualificazione, torna a far parlare di sé. Dopo secoli di abbandono le sue sale, decorate dagli splendidi stucchi del maestro cinquecentesco urbinate Federico Brandani, possono accogliere nuovamente ospiti internazionali. Non più il duca di Urbino Guidobaldo II o sua figlia, la principessa Lavinia Feltria della Rovere, che abitò nel palazzo per oltre vent’anni a inizio Seicento, ma un gruppo di una decina di studiosi e studenti internazionali del Master in Conservazione e restauro della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Il gruppo ha avuto modo di conoscere Montebello durante la presentazione dedicata al palazzo tenutasi nell’ambito della conferenza internazionale sullo stucco di Parigi, Versailles e Fontainebleau dello scorso dicembre. Tornati in Italia per presentare il progetto di riqualificazione e restauro degli stucchi della Villa Imperiale di Pesaro, condotto in collaborazione con il Courtauld Institute of Art (CIA) dell’University of London, gli studenti della SUPSI hanno chiesto di visitare Montebello e i principali luoghi dello stucco della provincia di Pesaro Urbino, tesori in gran parte ancora da riscoprire, soprattutto in ambito internazionale.
A organizzare questa importante visita è stato Luca Baroni, direttore della Rete Museale Marche Nord e curatore del progetto di ripristino del Palazzo Ducale, che già nel dicembre scorso ne aveva presentato i preziosi elementi decorativi a Parigi, nell’ambito del convegno internazionale “Lo stucco di grande decorazione in Francia e in Europa, dal Rinascimento al 1850”. “Un appuntamento, quello nella capitale transalpina – evidenzia proprio Baroni – durante il quale le immagini delle opere che il Brandani ha realizzato a Montebello verso il 1550 hanno suscitato grande ammirazione ed è da lì che è scaturito il sopralluogo dell’equipe svizzera che si concretizzerà in questi giorni. Spero che i comuni marchigiani che vantano importanti opere di stucco, come Fossombrone, Cagli, Senigallia, Urbino, Piobbico, Urbania, Mombaroccio e tanti altri, possano a breve federarsi in una rete culturale, sotto la guida della Regione Marche, che favorisca la penetrazione nell’entroterra di nuovi flussi di pubblico”.
“L’interesse internazionale crescente verso il nostro Palazzo Ducale – sottolinea il sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli – ripaga il lavoro che questa Amministrazione ha cominciato con l’acquisto dell’immobile nel 2022 e proseguito con l’organizzazione nelle sue sale ‘work in progress’ del piano nobile di alcuni importanti eventi espositivi, come l’attuale mostra ‘Pictures of You a Terre Roveresche’ che sarà fruibile gratuitamente fino al 17 novembre”.
“Un lavoro sinergico, quello dell’Amministrazione e del curatore Luca Baroni – aggiunge il vicesindaco e assessore alla cultura, Claudio Patregnani – volto a dar vita ad un percorso di restauro conservativo e di riqualificazione di un bene immobile straordinario, che fu dimora, tra il 1609 e il 1632 di Lavinia Feltria Della Rovere. L’auspicio è che dal sopralluogo della qualificata equipe svizzera possa scaturire una prima campagna di studio e recupero dei preziosi stucchi firmati da Federico Brandani”.