Roma – “Dobbiamo proteggere la natura mettendo l’uomo al centro, un approccio che sia troppo ideologico e non pragmatico in tale questione rischia di distoglierci dalla strada verso il successo. La neutralità tecnologica è l’approccio giusto“. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, lo dice da Baku intervenendo alla alla sessione plenaria della 29esima Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, la COP29. Nell’impegno contro i mutamenti climatici, in particolare riguardo ai Paesi meno sviluppati, “l’Italia vuole continuare a fare la propria parte, stiamo già stanziando 4 miliardi di euro per la lotta al cambiamento climatico in Africa e continuiamo a sostenere anche il fondo Loss & Damage, e continuiamo a promuovere l’impegno delle banche multilaterali”.
Ciò detto, “è comunque una priorità che la decarbonizzazione deve tenere in considerazione il nostro sistema di produzione e la sua sostenibilità. Attualmente non c’è una singola alternativa ai combustibili fossili, dobbiamo avere una visione realistica globale: la popolazione mondiale arriverà a 8.5 miliardi nel 2030 e il prodotto interno lordo mondiale raddoppierà nel decennio. Questo spingerà i consumi energetici, considerando anche la domanda in crescita per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale”.
“Lavoriamo per una nuova diplomazia dell’energia, per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra Nord globale e Sud globale. I nostri destini sono interconnessi, e dalle connessioni energetiche possiamo trarre grandi opportunità. Per questa ragione il Climate-energy nexus è uno dei pilastri del nostro Piano Mattei per l’Africa, la strategia di cooperazione tra pari che l’Italia sta perseguendo. E sono molto felice di vedere che l’Azerbaijan in qualità di presidente della COP29 abbia valutato il nostro progetto come parte dell’iniziativa Climate for Peace”.
“Come in tutte le COP sta a noi determinare se questa sarà un successo o un fallimento. Sappiamo che potremmo non avere benefici personali dai risultati degli sforzi che stiamo compiendo, ma questa non è una cosa importante. Sono una madre, e da madre niente mi dà maggior soddisfazione di quando lavoro per politiche che consentiranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere un un posto migliore. Come direbbe William James, agisci come se quel che fai faccia la differenza, perché la fa”.