Roma – Ci sarebbero almeno 11 morti e tra i 60 e gli 80 feriti per quello che le autorità hanno definito “un attacco terroristico” a Magdeburgo, in Germania, a poco più di un’ora e mezza da Berlino. Una Bmw scura, in serata, ha travolto a tutta velocità le persone che affollavano un mercatino di Natale. L’automobilista è stato fermato. Secondo quanto riporta Bild, la polizia sta perquisendo la zona alla ricerca di esplosivi.
“Il ministro Antonio Tajani segue con attenzione l’evoluzione della situazione a Magdeburgo in stretto raccordo con l’ambasciata italiana. Per qualsiasi emergenza invitiamo i connazionali a contattare la Sede al numero +49 0173 62 62 965 o l’Unità di Crisi al +39 0636225″, scrive la Farnesina su X. “Sono vicino al popolo tedesco ed alle famiglie delle vittime del criminale attacco di Magdeburgo. Un augurio di pronta guarigione ai feriti. Nessun cedimento di fronte alla violenza criminale. Il governo italiano in prima linea contro ogni tipo di terrore“. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Stiamo seguendo e dalle immagini che ci sono, sembra un attentato”. Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a Montecitorio, sull’auto che si è schiantata in un mercatino di Natale a Magdeburgo, in Germania. “Sembra ci siano 11 morti e 60 feriti. Però è un dato approssimativo. Bisogna aspettare le notizie ufficiali. Stiamo seguendo, ma al momento non ci risultano italiani coinvolti”, aggiunge.
“Seguo con apprensione le drammatiche notizie che giungono da Magdeburgo, dove un’auto lanciata a tutta velocità ha travolto i visitatori del mercatino di Natale, causando vittime e feriti. Se le prime notizie circa un possibile attentato terroristico dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte all’ennesimo efferato atto di sangue che colpisce civili innocenti durante un momento di festività. Ci stringiamo all’intera comunità tedesca, consapevoli che come europei abbiamo l’obbligo di rimanere uniti e compatti affinché il terrore non prevalga sulla nostra libertà”. Così Ignazio La Russa, presidente del Senato della Repubblica.