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Salute, (Italia Viva Fano): “Serve un patto della politica del territorio”
- 13 Febbraio 2025
Fano (PU) – “Ormai da troppi anni assistiamo a campagne elettorali che poggiano sulla salute dei cittadini, ormai da troppi anni assistiamo a complicate progettualità che dovrebbero dar seguito alle buone intenzioni espresse ma senza incidere realmente sulle necessità del settore”. A ribadirlo l’esponente di Italia Viva Fano, Etienn Lucarelli.
“Siamo passati – evidenzia Lucarelli – da ipotetici algoritmi che di fatto rendevano felici una porzione, a volte minoritaria di cittadini, e maggioritaria solo della politica, al raccontare che fossero possibili ospedali con i sottintesi efficienti servizi in ogni angolo della nostra regione, mentre a fatica si riesce a far emergere atti d’azienda che dovrebbero gestire la normalità e di conseguenza a dare i servizi minimi ai cittadini. Secondo noi, questo tema ha bisogno prima di tutto di una politica innovativa e lungimirante, nuova, senza la quale ahimè assisteremo sempre e continuamente a battaglie elettorali con conseguenti sconfitte e vittorie, basate sul tema della Salute, solo a discapito piuttosto che a favore dei cittadini”.
“Serve – spiega ancora Etienn Lucarelli – un patto della politica e del territorio, un progetto che parta da un dialogo sincero e costruttivo e che riesca ad ascoltare chi nel mondo della sanità ci lavora tutti i giorni. Un patto per la salute quindi che comprenda infrastrutture ospedaliere, personale operativo, servizi socio assistenziali e, anche Formazione. Venendo a Fano, dall’ultimo consiglio comunale apprendiamo con favore la conferma dei 50 posti letto destinati al Santa Croce, così come del mantenimento di tutte le unità operative, e l’incremento di una unità complessa in Cardiologia. Bene. Infrastrutture e tecnologie sono fondamentali ma raccontarle come la risoluzione totale dei problemi del sistema sanità significherebbe prenderci in giro. Siamo consapevoli delle condizioni in cui si trovano medici, infermieri, sanitari?”
“Un sistema efficiente – precisa Lucarelli – necessita di personale motivato e qualificato, e noi siamo ben lontani dal far sì che questo sia realtà. Il nostro sistema è inefficiente, i nostri sanitari sono costretti a turnazioni impossibili peraltro senza aver ancora usufruito delle ferie previste per gli ultimi due anni, i nostri medici nell’impossibilità di rendere efficiente il loro operato e spesso corteggiati da moderni poli ospedalieri d’avanguardia che prima o poi saranno la scelta a discapito dei nostri ospedali di periferia. Ecco che parlare di infrastrutture sanitarie senza una quadratura del problema in modo più completo è inutile e fuorviante. E siamo solo – afferma ancora l’esponente di Italia Viva – di fronte ad una piccola porzione del problema Salute”.
“La popolazione – sottolinea Lucarelli – sta invecchiando e l’età media alzando: una città come Fano, per essere riconosciuta quale terza delle marche, e riferimento per un territorio assai vasto, non può non avere un RSA che ospiti i nostri anziani ed un Hospice per i troppi che a causa di malattie sempre più presenti sono destinati al fine vita. Per non parlare della mancanza di spazi per l’Alzheimer, dell’impossibilità di trattare con efficacia i crescenti problemi di Salute Mentale anche tra i più giovani. Senza parlare poi dei tempi assurdi delle liste d’attesa: tempi improponibili con appuntamenti dislocati in angoli della nostra provincia difficilmente raggiungibili da persone fragili, per lontananza e mancanza di mezzi o servizi idonei. Per la Sanità marchigiana occorre qualcosa di più innovativo e coraggioso di un progetto raccontato a pezzi e da troppo tempo, e questo potrà essere possibile solo a seguito di un patto vero e innovativo della politica che abbia il coraggio di “sotterrare l’ascia di guerra” e unirsi a favore dei cittadini”.
“Tornando a Fano, e parlando di ospedale, – ribadisce Lucarelli – abbiamo sempre rischiato di rimanere indietro di fronte alle altre città, nonostante grazie alle sue infrastrutture viarie serva un ampia vallata come quella del Metauro ed in parte del Cesano. Per il Santa Croce, la vera possibilità di crescita, a nostro giudizio, sta nella progettazione di un polo sperimentale, innovativo, più che nella riqualificazione di un doppione di altre strutture, che insieme ad Università ed ad un istituto scientifico come INRCA, faccia delle nuove tecnologie, della ricerca, della telemedicina, un possibile sviluppo dei servizi sanitari per tutti”.
“Oggi la telemedicina – si precisa ancora – sta facendo passi da gigante nelle cure necessarie di tutti i giorni, e pensare ad un un polo sperimentale nella nostra città, che completino un’offerta Regionale a nord delle Marche, significherebbe anche dare un’opportunità vera a Fano e tutto il territorio del Metauro e Cesano. Ecco allora che in questo contesto anche il tema di questi giorni, la Link University, obiettivamente una opportunità di cui Fano avrebbe veramente bisogno, sarebbe un progetto perseguibile. Non ci mette paura il rapporto con il privato, insomma, magari dapprima valutandone capacità organizzative e formative espresse sul campo, ma se esiste un progetto che abbia un senso compiuto e che guardi alla crescita a 360°. La crescita di professionalità impiegabili in ruoli operativi sperimentali di prestigio sarebbero un sogno perseguibile ed a beneficio di tutta la comunità marchigiana, con prospettive anche di crescita economica e sociale per Fano che nella condizione odierna ha assolutamente bisogno di questo tipo di investimenti. Contrariamente, – conclude Etienn Lucarelli – pensare un progetto a pezzi, e considerando il taglio di economie sulla formazione che pesano sulle Università pubbliche, con i corsi di medicina non coperti, e con un sistema sanitario malconcio anche la Link University, come la Salute per tutti, è una utopia che possiamo solo raccontare”.