

Roma – La bara di Papa Francesco, portata in spalla da 14 sediari fuori dalla Basilica di San Pietro, è stata adagiata sul sagrato. L’uscita dalla Basilica è stata accolta da un lungo applauso dei presenti. Così sono iniziati i funerali del pontefice scomparso lo scorso 21 aprile. Sopra la bara del pontefice, il Maestro delle cerimonie, monsignor Diego Ravelli, ha posizionato un Vangelo aperto. Poco prima dell’inizio delle esequie, all’interno della Basilica di San Pietro diversi capi di Stato hanno reso omaggio alla bara del Pontefice defunto. Tra loro il presidente Usa Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania. Tra i primi anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, e il presidente argentino Javier Milei, con la consorte. Sono quasi 170 le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Una piazza silenziosa ha, invece, atteso l’arrivo del feretro sul sagrato della Basilica di San Pietro. A un’ora dall’inizio delle esequie, la Questura riferiva di 100mila persone già presenti. Sono 200mila le persone che stanno partecipando ai funerali di Papa Francesco. Lo rende noto la sala stampa vaticana.
La processione di cardinali e vescovi ha introdotto l’inizio dei funerali per papa Francesco, sul sagrato della Basilica di San Pietro. La cerimonia è presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Con lui concelebrano 220 cardinali e 750 tra vescovi e sacerdoti.
In prima fila, alla sinistra del feretro posizionato a terra sul sagrato di San Pietro, ci sono i rappresentanti dell’Italia. Accanto quelli dell’Argentina, sua terra Natale. Le 160 delegazioni arrivate da tutto il mondo a Roma per il funerale di Papa Francesco hanno preso posto in piazza San Pietro per assistere alla cerimonia, che a breve prenderà il via. La disposizione dei posti ha seguito lo stesso protocollo utilizzato per i funerali di papa Wojtyla e del pontefice emerito Joseph Ratzinger.
La delegazione italiana, 20 persone in tutto, è composta tra gli altri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la figlia Laura, e dalla premier Giorgia Meloni. Presenti anche il presidente del Senato e della Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. E ancora: il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Dieci persone rappresentano l’argentina, dal presidente Javier Milei alla sorella Karina, segretaria generale fino al ministro degli Esteri Gerardo Werthein.
Secondo il protocollo in prima fila ci sono i sovrani regnanti di religione cattolica, come il re di Spagna Felipe VI e la regina Letizia Ortiz, re Filippo del Belgio e la regina Mathilde, Alberto II di Monaco, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, John Timothy Dunlap. Poi sarà la volta dei regnanti non cattolici come Carlo XVI Gustavo di Svezia, il principe William del Regno Unito e il principe ereditario di Norvegia Haakon.
I posti delle altre delegazioni sono stati assegnati secondo l’ordine alfabeto francese, a partire dai capi di Stato della Germania e dell’Austria, Frank Walter Steinmeier e Alexander van der Bellen. Poi quello albanese Bajram Begaj e angolano João Manuel Gonçalves Lourenço.
Il presidente Usa Donald Trump, presente insieme alla moglie Melania, siede tra il capo di stato estone Alar Karis e l’omologo finlandese Alexander Stubb, seguito a sua volta dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla consorte Brigitte.
Più lontano invece il leader ucraino Volodymyr Zelensky – in forse fino all’ultimo momento – che ha vicino la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue Antonio Costa e la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola. Per l’Onu c’è il segretario generale Antonio Guterres, mentre la Cina è rappresentata dal vice presidente Chen Chin-Jen.