Fano (PU) – Avrebbe tentato una rapina ad un gioielliere del centro storico o a qualche rappresentante del settore, il 47enne campano, denunciato nei giorni scorsi dagli agenti del commissariato di Fano, coordinati dal dirigente Stefano Seretti. L’uomo è stato intercettato in via Mura Augustee in sella ad una potente moto Honda modello Hornet. I poliziotti, che stavano effettuando servizi di controllo per il contrasto dei reati contro il patrimonio, sono stati insospettiti dalla targa del veicolo che presentava le lettere e i numeri non in rilievo ma “piatti”, facendo pensare ad un falso. Quando gli agenti hanno tentato di fermarlo, il motociclista è partito a tutta velocità tra il traffico cittadino, eseguendo anche alcune manovre spericolate. Fuga che è durata ben poco, poiché la volante della polizia è riuscita a raggiungerlo e bloccarlo nei pressi della rotonda della Liscia. Dal successivo approfondimento è risultato che sulla targa originale del veicolo era stata applicata una pellicola adesiva con numeri non registrati al Pra.
L’uomo, 47enne residente a Napoli, era già conosciuto alle forze di polizia per rapine a danni di rappresentanti orafi e gioiellerie in varie zone d’Italia. Il presunto rapinatore è stato denunciato per aver circolato alla guida di una moto munita di targa falsa, oltretutto senza patente di guida, revocatagli nel 2000, privo di copertura assicurativa e con la revisione del mezzo scaduta, motivo per il quale gli sono state comminate svariate multe per un totale di circa 5mila euro. Continuano le indagini perchè tutti gli elementi fanno presagire che il 47enne stesse per consumare una rapina ai danni di una delle gioiellerie del centro storico fanese o di un rappresentante orafo che da li a poco sarebbe passato nella zona in cui l’uomo è stato intercettato dalla polizia. “Le attività di controllo per il contrasto dei reati contro il patrimonio sono fondamentali – ha commentato il dirigente del commissariato di Fano, Stefano Seretti -. Grazie a questi servizi, come in questo caso, possiamo prevenire eventuali rapine ed evitare di mettere in pericolo l’incolumità dei rapinati e di coloro che hanno la sfortuna di trovarsi nei paraggi. Queste persone, una volta compiuto l’atto criminale, tentano di scappare con ogni mezzo possibile, mettendo a serio rischio la sicurezza di passanti e automobilisti. Per questo motivo i servizi di prevenzione hanno la stessa e forse anche più valenza di arresti e attività di polizia giudiziaria che solitamente ricevono gli onori della cronaca”.