Fano (PU) – Dopo la Cgil anche le Rsu del Comune criticano i consiglieri dell’opposizione per la proposta di rimpinguare le casse dei servizi sociali andando ad attingere dal capitolo per i dipendenti. “Ci dispiace che tutti i consiglieri dell’attuale minoranza siano saliti sul cavallo populista del ‘dagli al dipendente pubblico, buono per tutte le stagioni – scrivono dalla Rsu -. Ci meraviglia che tra questi consiglieri non ci siano solo neofiti che non hanno mai governato il comune, e che quindi peccano di mancanza di conoscenza delle problematiche della macchina amministrativa comunale, ma anche figure politiche che hanno governato per anni la città, spendendo per i ‘portaborse’, i ‘consulenti’ e per stipendi principeschi cifre molto più elevate di quelle attualmente previste dal Fondo per il salario accessorio dei dipendenti. Cifre che tra l’altro non hanno nulla a che vedere con quanto riportato sulla stampa, in quanto per le Posizioni organizzative vengono impiegati circa 100.000 euro, con un riconoscimento pro capite molto più basso di quello che viene erogato per le stesse funzioni nei comuni limitrofi”.
“Cifre più basse anche di quelle che venivano erogate alle Posizioni Organizzative quando alcuni degli attuali consiglieri di minoranza erano sindaco e assessori. Ci disorienta il fatto che si proponga di deviare fondi (peraltro inesistenti nelle quantità dichiarate) destinati alle assunzioni di nuovo personale per attività assistenziali: il messaggio è ‘invece di dare lavoro ai giovani, diamo elemosine’, con una chiara allusione al fatto che i dipendenti pubblici sono ‘troppi’. Noi che ci lavoriamo vorremmo una pubblica amministrazione diversa, efficiente, meritocratica e soprattutto governata da amministratori che abbiano a cuore le sorti e il benessere dei cittadini, prima del ritorno elettorale delle loro azioni e proclami”.