Fano (PU) – Un sogno che si realizza, o forse semplicemente la prova tangibile che se dai tutto e ogni giorno ti svegli con un obiettivo in testa, nulla è impossibile.
Ennesima prova da standing ovation per Manuel De March, 20enne fanese nato con la sindrome di Down che dopo aver inanellato successi a raffica nella vita e nello sport, qualche settimana fa è riuscito nell’impresa di diventare il primo atleta disabile a gareggiare in una competizione per normodotati.
Lo sport sono le bocce, disciplina di cui Manuel detiene il titolo di campione italiano FISDIR-FIB categoria C21 (riservato ad atleti con sindrome di down), scenario dell’impresa la bocciofila di Novilara dove si disputava un girone eliminatorio della gara regionale a coppie organizzata dalla bocciofila Lucrezia.
Al fianco di Manuel De March, oltre a genitori super agitati, c’era Riccardo Campanelli, 12enne che assieme a Manuel difende i colori della bocciofila San Cristoforo di Fano e con il quale Manuel si allena durante la settimana. Ed è proprio da Riccardo che è nata l’idea, poi concretizzata, di partecipare ad una gara “vera”, con avversari adulti e navigati che hanno sconfitto i baby campioni alla prima partita anche se, di sconfitta, non si può proprio parlare.
Ha vinto infatti lo sport, ha vinto la Fib, tra le pochissime federazioni nel panorama nazionale ad aver detto “no” alla discriminazione verso atleti con disabilità cognitive, ha vinto l’amicizia, quella tra Riccardo, Manuel, i soci e gli allenatori della bocciofila San Cristoforo e tutti gli altri ragazzi di Aispod Fano che hanno trovato nelle bocce un valido e concreto strumento d’integrazione.
Riccardo e Manuel giocheranno di nuovo insieme? Chi li conosce scommette di si, di sicuro una pagina importante della loro storia l’hanno già scritta, una storia da prendere d’esempio e che è la testimonianza di quanto lo sport e i sani principi possono abbattere qualsiasi barriera.