La Brexit sarà certamente ricordata come uno degli eventi più importanti – e forse più catastrofici – della storia dell’Unione Europea, ma più modestamente è stata un evento epocale anche per il mondo delle scommesse. Mai prima di allora si era scommesso così tanto su un evento politico, nemmeno in un paese, come il Regno Unito, che è abituato a calcolare quote e probabilità praticamente per qualunque avvenimento (incluse le vicende amorose della casa regnante, ovviamente).
Il record di scommesse sul referendum per la Brexit ha però decisamente segnato un cambio di passo e ha trasformato le puntate sugli eventi politici in un business da centinaia di milioni di euro all’anno. Come spiegato in un ampio articolo del magazine online VegasMaster, si tratta di un trend che in realtà riguarda anche altri grandi appuntamenti, oltre ai classici eventi sportivi: dalla premiazione degli Oscar ai reality, dai concorsi di bellezza fino ai premi Nobel.
Sembra insomma che gli scommettitori trovino sempre più interessante fare delle puntate che vanno al di fuori dei classici eventi sportivi, forse per provare qualcosa di nuovo o forse per una forma di divertimento più goliardico. Ma perché si scommette sulla politica e sull’attualità?
Beh, la prima risposta è la più semplice: perché la politica è una competizione, e come tale può essere usata come pretesto, dai bookmaker per raccogliere un po’ di puntate e dai giocatori per farle e sperare di vincere. È evidente, però, che non c’è solo questo. La politica è anche qualcosa che accende passioni forti, divide, scatena tifoserie, tutte cose che si associano al gioco. Ci sentiamo così fiduciosi nelle possibilità di vittoria del nostro candidato o della nostra candidata preferiti, che lo dimostriamo puntandoci sopra un po’ dei nostri soldi. In questo senso, scommettere diventa un po’ una forma di sostegno, un segno del nostro appoggio verso un’idea o verso un candidato. Ci fa sentire più coinvolti nelle cose che accadono, ed è forse anche un modo per sublimare un bisogno di partecipazione che fa sempre più fatica a rivolgersi verso i partiti tradizionali.
Scommettere sulla politica e sull’attualità per alcuni può essere anche un modo per prenderle meno sul serio. Questo desiderio di guardare agli eventi come un gioco da una parte è certamente di un impulso sano, che può contribuire a raffreddare il clima proprio in quelle circostanze in cui può farsi molto caldo (come ad esempio alla vigilia di elezioni importanti). Dall’altra parte però è senza dubbio anche figlio di un’epoca in cui la politica è sempre più spettacolo, intrattenimento e emozione, spesso a discapito dei contenuti.
Se pensate che puntare sull’esito delle elezioni o di un referendum sia una follia, lasciatevi dire però che non avete ancora visto niente. Tra le dieci scommesse più folli raccontate dal sito Viral Post c’è un uomo che si è posto come obiettivo quello di bere un caffè in ogni Starbucks del mondo, e un altro che ha voluto provare su se stesso tutti i tipi di barba possibili.