Fano (PU) – Continua la bagarre a seguito della diffida da parte di Aset Holding nei confronti dei consiglieri comunali Alberto Santorelli e Davide Del Vecchio. Dopo la presa di posizione del sindaco Massimo Seri, piena solidarietà nei confronti dei 2 arriva anche da FdI/An e Udc.
“L’episodio della diffida da parte di Aset dei consiglieri Santorelli e Del Vecchio é un fatto grave perché mina le normali e basilari regole di democrazia e trasparenza – scrive in una nota il segretario FdI/An Fano, Andrea Montalbini -. Trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale dal centro sinistra salvo poi mandare diffide tramite gli avvocati per voler imbavagliare l’opposizione. Fa sorridere come la maggioranza del Sindaco Seri si riempia la bocca di partecipazione quando si parla di ex zuccherificio dove la proprietà é privata e non comunale ed invece la stessa partecipazione venga completamente negata quando si parla di Aset che é di proprietà del Comune di Fano. Ora il Sindaco Seri butta acqua sul fuoco ma l”impressione che diviene quasi certezza é che il Sindaco Seri abbia completamento perso il controllo politico della cittá di Fano e che venga ormai scavalcato da tutti compresa Aset che il Comune dovrebbe invece controllare. Forse la brutta vicenda di Aset non mostra solo che Seri non comanda più, del resto non ha mai comandato, ma che la posizione del Sindaco sia diventata talmente debole che nessuno fa neppure finta di farlo comandare scavalcandolo in maniera plateale ed offensiva. Ma ormai le carte si stanno scoprendo: la figura di Massimo Seri é servita solo per vincere le elezioni ora il Sindaco di Fano é solo una comparsa visto che le decisioni nella città della Fortuna le prendono Ceriscioli, Matteo Ricci, Renato Minardi ed ora pure l’Aset”.
Piena Solidarietà anche dal segretario Udc Fano, Pierino Cecchi e dal vice-segretario, Carmen Maglio che aggiungono: “Esprimiamo la nostra solidarietà ai consiglieri comunali per la diffida avuta a seguito dell’interrogazione presentata il 13/04/16 in Consiglio Comunale. Uno strumento democratico che compete agli eletti. Riteniamo preoccupante che si possa bloccare una elementare azione politica e democratica con una diffida. Auspichiamo, perciò, che i consiglieri possano tornare a lavorare con serenità per il bene della città”.