Isola del Piano (PU) – Il gruppo di minoranza consiliare Adesso Noi del Comune di Isola del Piano ha presentato alcune settimane fa una mozione urgente per promuovere la fusione tra il Comune di Isola del Piano e quello di Montefelcino. “Domani sera avrà luogo il consiglio monotematico visto che come da statuto il Comune era obbligato a convocarlo poiché richiesto da un quinto dei consiglieri – dicono i consiglieri di Adesso Noi Andrea Montalbini, Giacomo Toccaceli e Fabio Marchionni -. Il Comune di Isola del Piano è ormai al collasso. Nel bilancio è presente un debito di circa 30.000 euro e visto che le tariffe sono al massimo la maggioranza dovrà ancora tagliare servizi. Sembrerebbe che a partire da settembre non si siano iscritti per avviare la prima classe della scuola primaria il che significa che la scuola di Isola del Piano è destinata ad un veloce ed inesorabile declino. Sembrerebbe inoltre che l’unica Banca presente nel Comune alzerà i tacchi a metà settembre. Meglio poi non parlare di viabilità visto che le strade comunali sono appena rattoppate per mancanza di fondi. Stessa sorte per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili comunali che avrebbero bisogno di interventi urgenti che non arrivano mai a causa delle casse vuote. Potremmo anche citare la frana all’ingresso del paese di Isola del Piano: la strada è provinciale ma nonostante le rassicurazione del presidente Tagliolini di un veloce ripristino ancora nulla si muove quindi o il sindaco Paolini non fa abbastanza pressioni oppure la minoranza come al solitoè tenuta all’oscuro di quello che succede”.
“Insomma la situazione di degrado di Isola del Piano è sotto gli occhi di tutti e crediamo che continuando cosi il Comune di Isola del Piano sia destinato alla bancarotta. La fusione con il confinante Comune di Montefelcino porterebbe indubbi benefici ad entrambi i Comuni: enormi trasferimenti statali (viso che il governo incentiva le fusioni), la possibilità di sostituire i dipendenti pubblici in pensionamento, la priorità nei bandi europei e nei fondi regionali solo per citarne alcuni”.
“Un piccolo Comune come Isola del Piano con meno di 600 abitanti non può continuare ad isolarsi con arroganza e pressapochismo senza procedere ad una fusione che ne garantirebbe l’esistenza. Inoltre una fusione con il Comune di Montefelcino garantirebbe strategie comuni sia per la manutenzione delle strade, che per la pubblica istruzione magari lasciando in vita la scuola di Isola del Piano, sia sulla gestione congiunta del personale che garantirebbe enormi risparmi”.
“Domani si discute la nostra mozione in consiglio comunale ed ovviamente nessuno della maggioranza ci ha contattati per discutere preventivamente la mozione della fusione e trovare un punto di incontro. Questo ci fa presumere che il Sindaco Paolini detterà la linea della bocciatura della fusione continuando a governare in maniera goffa e inappropriata un paese che sta soffocando e sull’orlo del baratro.
Ma la speranza è l’ultima a morire, forse domani sera la maggioranza capirà i benefici della fusione con Montefelcino e voterà la nostra mozione. Altrimenti ci verrebbero in mente quei soldati giapponesi che abbandonati in isole sperdute a distanza di anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale pensavano ancora di combattere. Invitiamo il sindaco Paolini ad uscire dal suo isolamento, la guerra è finita ora occorre cercare l’aiuto di altri Comuni perché il Comune di Isola del Piano è al collasso e non basterà la nuova e vuota cattedrale nel deserto di Casa Cecilia (dove il Comune ha speso 600.000 Euro di fondi statali per restaura un immobile senza reale bisogno) per rianimare Isola del Piano. Crediamo che il sindaco di Montefelcino Marchetti, sicuramente illuminato e non intrappolato nell’isole del pacifico come i reduci giapponesi, sia più che favorevole ad una fusione con Isola del Piano che porterebbe prosperità ad entrambi i Comuni. Ed il sindaco Paolini cosa farà? Del resto anche i capi provinciali del suo partito, il Partito Democratico, puntano sulle fusioni quindi se non vuol ascoltare noi almeno ascolti il PD”.