Isola del Piano (PU) – “Ma quale fusione con Montefelcino, se dobbiamo unirci con altri Comuni io penso a realtà come Fossombrone o Urbino con le quali abbiamo già progetti condivisi”. Il sindaco di Isola del Piano Giuseppe Paolini risponde ai consiglieri comunali di “Adesso Noi” (Andrea Montalbini, Giacomo Toccaceli e Fabio Marchionni) che nei giorni scorsi erano tornati a parlare della mozione urgente con la quale avevano promosso la fusione con Montelfelcino. “Se Montalbini fa le battaglie per difendere i piccoli ospedali – dice il sindaco – dovrebbe fare lo stesso per difendere i piccoli Comuni. Invece credo che il consigliere comunale di minoranza ci utilizzi come pulpito per avere visibilità su Fano dove non ha più un ruolo. Se vuole attaccare l’Amministrazione comunale si deve documentare meglio perché fare una fusione con Montefelcino significherebbe avere una popolazione totale di 3.700 abitanti e quando arriverà la legge che farà scomparire i comuni sotto i 5.000 abitanti cosa faremo? Una fusione con un terzo Comune? Se guardo ad un’altra realtà penso a Fossombrone o ancor più ad Urbino con il quale abbiamo già un discorso in piedi per il biologico”. E proprio sul biologico Paolini aggiunge: “Montalbini, che non ha nemmeno la residenza nel nostro Comune, forse non sa nemmeno che siamo considerati la capitale del biologico in Italia. Noi abbiamo una nostra identità ben precisa e non vedo perché non dobbiamo mantenerla nonostante le difficoltà che un piccolo comune come il nostro può avere. In Italia sono proprio le amministrazioni più piccole che gestiscono oltre la metà del territorio”. Quando parla di difficoltà il sindaco Paolini si riferisce anche all’ammanco di 36.000 euro registrato in bilancio. “Il nostro bilancio avrebbe chiuso con un utile. Il fatto è che ci sono aziende che non hanno pagato le tasse, che noi contiamo comunque di recuperare, e questo ci ha obbligato ad accantonare 50.000 euro. Accetto le critiche, ma le cose vanno dette fino in fondo”.