Fossombrone (PU) – Domani sera alle 21,30 nell’esedra di Piazza Mazzini andrà in scena il secondo spettacolo della XV edizione del Fossombrone Teatro Festival “Fedra”, opera di Ghiannis Ritsos, con Isabella Ferrari, accompagnata dalle musiche di Georgia Privitera al violino. Ecco l’intervista alla Ferrari prima del suo spettacolo forsempronese.
Ci racconta perché ha scelto Fedra, una donna combattuta da sensi di colpa e passioni?
“La Fedra di Ritsos per me è un insieme coinvolgente di Eros, tenerezza e tormento. Un mito così classico portato così vicino alla nostra quotidianità diventa appassionante per me e per il pubblico. La legge divina ti dice quello che sarebbe giusto fare, ma la legge umana segue le sue ombre e i suoi desideri”.
Cosa rappresenta Fedra calata nella società di oggi?
“È una donna consapevole di sbagliare ma non riesce ad uscirne. Tutti noi conosciamo il conflitto tra forza positiva e forza negativa ed è lì che io mi sono infilata, ho riconosciuto il sentimento ho avuto desiderio di farne una lettura. Mi accompagnerà un violino e basta, le parole saranno dirette e semplici, profonde.
Perché il delirio d’amore non è estraneo a nessuno”.
E lei che donna è? Come si sente di essere?
“Io sono donna paurosa, sempre attenta. Ma non fatemi fare i confronti con Fedra. Anche se certamente anche io sono passionale”.
A Fossombrone una rassegna ricca con Lei, Riondino e Zingaretti, la cultura non c’è solo nei grandi centri….
“Verrò a Fossombrone curiosa come sempre mi succede quando scopro una nuova platea e un luogo nuovo. Avevo visto Luca Zingaretti con questa lettura ed è strepitoso. Non fatemi paura, non ci siano confronti ma tanta curiosità nel pubblico”.
È già stata a Pesaro dove ha girato “Liberi di giocare”, che ricordo ha di questa provincia?
“Sono stata a Pesaro un po’ di anni fa per un paio di mesi quando ho girato con Pierfrancesco Favino “Liberi di giocare” e io ero libera di girare in bicicletta. Ho fatto quasi casa a Pesaro conoscendo tante persone, una realtà che mi è familiare”.
Parlando dei suoi inizia da attrice lei ha detto di aver “imparato sulla strada”: quanto è importante una buona formazione per poter emergere?
“Sono convinta che avere una buona formazione sia in famiglia che a scuola e quindi nella società dovrebbe essere obbligatorio per tutti. Solo la cultura, la dignità e l’amore per se stessi ci può aiutare ad avere ascolto e attenzione per gli altri”.
Come passerà l’estate, con quali progetti?
“Questa estate andrò nella mia isola Pantelleria, appena sfregiata da incendi dolosi. Mi piace non lavorare d’estate, ma quest’anno succederà. I miei progetti futuri sono ancora confusi”.