Valle del Metauro (PU) – “Alla conferenza dei Sindaci sulla sanità di mercoledì scorso, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, se da una parte ha confermato la sua assoluta incapacità di riorganizzare la sanità, proseguendo lo sciagurato progetto di chiusure e riconversioni, dall’altra ha dimostrato le sue doti di furbo affabulatore, riuscendo a non parlare dei problemi veri”.
Il segretario provinciale Antonio Baldelli, all’indomani dell’incontro tra Ceriscioli e i sindaci del territorio, interviene senza peli sulla lingua: “Il Pd è un partito lontano anni luce dai cittadini – incalza Baldelli – e anche in questa occasione ha confermato che chiuderà e riconvertirà gli ospedali rimasti e smantellerà quel poco che rimane dell’attuale rete ospedaliera, il nuovo regolamento di funzionamento della conferenza dei Sindaci poi, che ha limitato gli spazi per i Sindaci ‘dissidenti’ (5 minuti) ha fatto il resto. E così nell’ultima conferenza dei Sindaci s’è consumato il delitto perfetto: uccisa la sanità pubblica provinciale. Le recenti ‘batoste’ elettorali di Mondolfo e Fossombrone – prosegue il segretario – evidentemente non hanno insegnato nulla, il Pd continua per la sua strada, chiuderà gli ospedali e cancellerà il diritto alla salute”.
“Unici a intervenire, per evidenziare che questo Piano Sanitario va cambiato, i sindaci di Cagli, Fossombrone e Pergola che continuano a condividere la posizione dei comitati, che in realtà è la nostra posizione ormai da anni: no all’ospedale unico, sì al policentrismo ospedaliero spinto. Ci opponiamo – conclude Baldelli – alla chiusura e riconversione degli ospedali e chiediamo una rete ospedaliera diffusa sull’intero territorio provinciale, affinché i cittadini di Cagli, Fossombrone, Pergola, Sassocorvaro, Fano e Pesaro abbiano gli stessi diritti dei cittadini d’Ancona che possono contare su 4,66 posti letto ogni 1.000 abitanti contro i soli 2,73 della provincia di Pesaro”.