Fano (PU) – “Nel prossimo consiglio comunale del 28 luglio non ci sarà la delibera promessa dal sindaco per permettere che il referendum sulla sanità venga svolto oltre la data del 15 settembre prevista dallo statuto. Il Pd locale ha vinto, in seno alla maggioranza, anche questa battaglia, in barba alle rassicurazioni del sindaco ai suoi concittadini”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali di Fano a 5 Stelle, Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini che aggiungono: “Dalla conferenza dei sindaci di ieri si è appreso che Seri ha rilanciato il sito di Carignano per l’ospedale unico (nello scorso consiglio comunale invece, un po’ sopra le righe, ha chiesto unità nella battaglia per Chiaruccia). Che coerenza, che strategia! Naturalmente la sua proposta non è stata minimamente presa in considerazione: certo, con che credibilità ormai potrebbe esserlo?Il presidente Ceriscioli ha detto che andrà avanti comunque nella realizzazione dell’ospedale unico e se i sindaci non si metteranno d’accordo sceglierà la Regione la localizzazione migliore usando google map (no, pare che non sia stata una battuta).
“Insomma – aggiungono -, dopo inutili appelli a sindaco, presidente, colleghi di maggioranza, ora non ci resta che giocare l’ultima carta per tentare di fermare questo progetto scellerato che prevede la chiusura degli ospedali dell’entroterra e quello di Fano.
I tempi per la campagna referendaria cittadina saranno ridotti all’osso, si parla di una settimana più o meno e restano ombre sulla legittimità della cosa. Noi cittadini ci dobbiamo comunque organizzare, dobbiamo andare a votare e farci andare parenti e amici, dobbiamo informare tutti capillarmente su quello che potrebbe presto succedere se non lo facessimo. Dobbiamo pretendere di avere voce, visto che chi ci governa fa finta di non sentire il nostro grido di contrarietà a questa riforma sanitaria che pensa solo a fare economie sulla nostra pelle e non alle persone e alle loro esigenze di prossimità di cura, soprattutto in quanto l’età media aumenta (costantemente a parte quest’anno) e il tempo della malattia si allunga. Il tempo che l’amministrazione ci concede, dall’alto della sua magnanimità democratica, è poco, ma dobbiamo fare in modo che sia sufficiente”.
“Il referendum comunale non può risultare inammissibile – concludono -, come spesso in maggioranza suggeriscono, compreso purtroppo l’assessore alla partecipazione. È già stato ammesso ed è già stato votato in altre città. Dobbiamo fare un miracolo in 7 giorni e se per noi fanesi il nostro ospedale è importante, indipendentemente dalle posizioni che su altri temi possono pure essere diverse, dobbiamo lavorare insieme per raggiungere il quorum e dimostrare che Fano dice sì, vuole mantenere in funzione e ripristinare i servizi fino a poco tempo fa garantiti dal Santa Croce. Dobbiamo altresì impedire che il giochetto del Pd di rinviare la votazione ad aprile, quando i giochi saranno fatti, abbia successo”.