Fano (PU) – Urla, botte e tasso alcolemico di 2.33, il tutto difronte alla figlia di 5 anni. È successo al Lido dove, il weekend scorso, gli agenti del commissariato di Fano, coordinati dal dirigente Stefano Seretti, hanno sorpreso una coppia darsele di santa ragione all’interno della propria autovettura. Protagonisti della violenta discussione, un 36enne romano già conosciuto dalle forze dell’ordine e una rumena di 26 anni, residente ad Urbino. I poliziotti, attirati dalle urla della coppia, sono intervenuti e hanno diviso i due restando stupefatti dalla presenza della figlia di 5 anni della donna, che aveva assistito a tutta la scena dai sedili posteriori. In evidente stato di shock nel vedere la madre alterata e ferita al naso dal quale perdeva sangue, la piccola è stata subito presa in custodia dagli agenti che, una volta giunti al pronto soccorso per assicurare le cure ai due litiganti, con l’aiuto del personale medico, sono riusciti a tranquillizzarla. La bambina è stata poi affidata alla nonna che, allertata dagli agenti, si è presentata in commissariato. Alla vista della figura familiare conosciuta, la giovane si è subito gettata tra le sue braccia e in pochi minuti, sfinita dalla traumatica esperienza, si è addormentata. Gli agenti nel frattempo hanno contattato il tribunale dei Minori di Ancona per eventuali provvedimenti. Weekend impegnativo per gli agenti del commissariato i quali hanno inoltre battuto a tappeto le zone di Sassonia e Lido controllando 65 persone e 27 veicoli, fra cui un 30enne trovato in possesso di alcune dosi di eroina, mentre era in compagnia di minorenni. L’uomo è stato segnalato alla prefettura di Pesaro e Urbino per uso personale di eroina. La nottata dei poliziotti è terminata in un bar della statale Adriatica, dove intorno alle 4 di notte, si sono trovati difronte 3 minorenni in compagnia di un italiano e un rumeno, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine. Considerate le circostanze, il luogo e l’ora, i 3 minorenni, sono stati portati in commissariato e affidati ai genitori. Alla vista dei parenti, i 3 giovani, 2 ragazze di 14 e 17 anni e un 15enne, hanno confessato che i 2 soggetti con i quali erano stati trovati in compagnia, stavano per offrirgli alcolici. Di risposta, i genitori, che erano stati depistati dai figli, i quali si erano coperti a vicenda dicendo che avrebbero passato la notte a casa l’uno dell’altro, capito il pericolo a cui sarebbero potuti andare incontro, hanno ringraziato gli agenti per l’ottimo lavoro svolto.