Fano (PU) – Svolta clamorosa sulla vicenda dell’area dell’ex zuccherificio. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar Marche e bocciato definitivamente la variante urbanistica richiesta dalla società Madonna Ponte, vincitrice dell’appalto, che voleva attribuire all’area una destinazione commerciale. Possono dormire sonni tranquilli quindi gli esercenti del piccolo commercio fanese i quali non si vedranno costruire a pochi metri del centro storico un mega centro commerciale destinato alla grande distribuzione. Per la cronaca e per ricostruire in breve la vicenda, il nuovo consiglio comunale aveva revocato la variante approvata dalla giunta Aguzzi e la società Madonna Ponte aveva fatto ricorso al Tar il quale aveva giudicato insufficienti i dati e le motivazioni proposti dall’attuale amministrazione. Amministrazione che a sua volta aveva fatto appello al consiglio di Stato che, nella giornata di ieri, ha emesso la sua sentenza definitiva ossia quella di bocciare la variante. “Questa è una rivincita anche verso quei consiglieri che dicevano che la maggioranza aveva affrontato la situazione con superficialità e scarsa competenza – affermano l’avvocato Federico Romoli che ha difeso il Comune nella vicenda, l’assessore Marco Paolini e Pietro Celani che ne hanno seguito passo passo lo svolgimento -. Il Consiglio di stato ha definito che le argomentazioni del consiglio comunale di non approvare la variante sono state legittime, congrue e corrette. Peso significativo accolto dal Consiglio di Stato è stato dato anche da una delle motivazioni proposte dal consiglio, ossia quella di non voler soffocare il commercio locale con un’area così grande destinata alla grande distribuzione. L’interesse pubblico ha finalmente prevalso sul privato. Adesso – continuano i tre – con l’accordo programmatico sarà tutto più veloce e si potrà passare dalle teorie ai fatti concreti per capire bene a cosa destinare la zona in questione e per riprendere le idee in comune elaborate finora. Diversi i contatti con imprenditori interessati sopratutto nel campo della canapa e della moda. Il rapporto con la società Madonna Ponte continuerà comunque nel migliore dei modi e insieme a loro cercheremo il giusto equilibrio per valorizzare un’area, che può rappresentare una grande risorsa per la città”.