Fano (PU) – “Dopo che il centrosinistra bocciò con un voto consiliare la variante dell’ex-zuccherificio ereditata dalla giunta Aguzzi, alcuni consiglieri – non solo di minoranza – accusarono l’amministrazione comunale di superficialità e scarsa competenza nell’affrontare quel passaggio e nel suffragare sul piano tecnico le motivazioni di quel voto. Invece il Consiglio di Stato, bocciando definitivamente la variante urbanistica, riconosce oggi la legittimità e la validità di quella scelta, smentendo tanti interessati profeti di sventura. È una bella notizia per la nostra città, che chiude definitivamente un lungo e controverso ciclo politico”. Ad affermarlo sono gli esponenti di Sinistra Unita i quali, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che di fatto boccia definitivamente la variante dell’ex zuccherificio, si tolgono qualche sassolino dalle scarpe.
“Gli scheletri dei capannoni – aggiungono – attualmente presenti in quell’area, resteranno nell’immaginario collettivo cittadino come il simbolo del fallimento dell’idea di città che ci hanno propinato per dieci anni i maggiori esponenti della destra fanese. La bocciatura di quella effimera prospettiva ora deve diventare il punto d’inizio per ripensare allo sviluppo sostenibile della nostra città, tenendo ben presente che le vecchie ricette tanto di moda negli anni precedenti hanno miseramente fallito e sono anzi diventate l’emblema stesso della crisi che stiamo tuttora vivendo”.
“In questi anni – concludono – come Sinistra Unita ci siamo opposti non solo al deserto dell’urbanistica – fatto di quartieri deturpati, case sfitte e cantieri abbandonati – ma anche al deserto della politica. Perché non siamo tutti uguali e tra la nostra idea di politica e quella di chi ha mandato Fano alla deriva per dieci anni c’era è c’è un abisso. Difficile oggi sostenere il contrario, con buona pace di chi sperava che così non fosse”.