Fano (PU) – Un tappeto “travestito” da cartina geografica, postazioni touch screen e un gigantesco telo con raffigurati i monumenti simbolo della storia romana, da Ponte Milvio all’Arco d’Augusto. Si presenta così il nuovo Museo della Via Flaminia che aprirà ufficialmente le sue porte domani alle 17.30 all’interno dell’ex Chiesa San Michele nei pressi dell’Arco d’Augusto , proprio il punto esatto dove l’antica strada consolare termina la sua corsa.
“Un progetto coraggioso – ha sottolineato il professor Paolo Clini, responsabile del progetto scientifico del Museo – un nuovo modo di approcciare alla narrazione del nostro territorio. Un mix tra tecnologie innovative e tradizione al quale hanno lavorato archeologi, informatici e l’Università di Urbino. Un luogo – ha sottolineato Clini – nel quale si fondono analogia e tecnologia per dar modo ad ogni tipo di visitatore di poter godere a pieno delle immagini riprodotte, gran parte delle quali fornite dal Corpo Forestale”.
Il nuovo Museo della Via Flaminia si suddivide in tre sezioni: una prima parte che riguarda il tratto di strada da Roma alle Marche, una seconda che si addentra in quelli che sono tutti i comuni toccati fino a Fano, mentre l’ultima ala è dedicata interamente alla Città della Fortuna. Un pannello touch screen accoglierà i visitatori all’ingresso, un altro si concentrerà sulla romanità della città di Fossombrone, tra le più ricche di storia tra quelle che s’incontrano lungo la strada (questa sezione sarà “dinamica” e cambierà periodicamente dando spazio anche ad altri comuni), un’altra postazione mediatica si addentrerà sul percorso mentre una quarta farà scoprire le bellezze dell’antica Fanum Fortunae. Ad arricchire ulteriormente il museo due monitor dedicati a Vitruvio e alla ricostruzione della Fano Romana. Visibilmente soddisfatto il sindaco Massimo Seri presente all’anteprima dell’inaugurazione: “Non nascondo la mia emozione – ha detto il primo cittadino -. Questo luogo rispecchia la nostra identità romana e valorizza tantissimo il nostro territorio. Grazie a chi ha contribuito alla sua realizzazione, in primis alla Fondazione Cassa di Risparmio”.
Ringraziamenti alla Fondazione Carifano, rappresentata dal presidente Fabio Tombari, anche dal vicesindaco e assessore al turismo Stefano Marchegiani, che ha aggiunto: “Il nuovo Museo della Via Flaminia è un luogo unico al mondo dove convergono memorie collettive e tradizioni. Un progetto che rientra nel Distretto Culturale Evoluto delle Marche e che sarà di forte impatto turistico”. E ad invitare i turisti, ma anche gli stessi fanesi a visitare questa nuova eccellenza della nostra città, delle proiezioni luminose sull’arco che partiranno ogni sera alle 18. Il Museo della Via Flaminia è un risultato importante del progetto Flaminia Nextone, co-finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto, coordinato dal Comune di Fano come Ente capofila e partecipato dai Comuni che insistono sull’antico tracciato romano in qualità di partner di progetto. In questo senso il Museo inaugura un nuovo patto di cooperazione fra le Amministrazioni locali per la promozione e la crescita del territorio.