

FANO – Fano e Pesaro insieme per la realizzazione di un importante infrastruttura. No, questa volta non stiamo parlando dell’ospedale unico, ma del primo impianto di cremazione della provincia di Pesaro-Urbino che è stato presentato questa mattina al Cimitero dell’Ulivo.
L’impianto, realizzato dalla fanese Aset Holding e dalla pesarese Aspes spa, che per l’occasione hanno creato la Adriacom cremazione, è costato quasi 2milioni e 400mila euro, soldi investiti dalle due società senza alcun finanziamento pubblico e che in tempi record hanno portato a termine i lavori di una struttura che si presenta all’avanguardia, completamente informatizzata e tele controllata.
“Il risultato è sotto gli occhi di tutti – ha commentato un soddisfatto Teodosio Auspici, presidente di Aset Holding -, ed è l’esempio di come enti pubblici ed amministrazioni possano lavorare insieme in sintonia con efficacia ed efficienza al servizio delle comunità locali”. Per quanto utilizzato in un momento triste come la morte di un caro, l’impianto si presenta gradevole sia dal punto di vista dell’accoglienza che della logistica, tutto è stato studiato nei minimi dettagli per rendere ai famigliari del defunto meno doloroso l’ultimo saluto, atto che potrà essere interamente seguito attraverso delle telecamere che trasmetteranno in appositi monitor tutto l’iter del feretro, dal momento dell’ingresso nello stabile fino al sui inserimento nel forno crematorio.
“Non è semplice impianto di cremazione – ha affermato Luca Pieri, presidente di Aspes Spa -, ma il nostro modo di rispondere ad un esigenza in costante crescita nel nostro territorio. Dal 2007 ad oggi la richiesta di cremazione è passata dal 5 al 30% e solo nel 2016 sono state ben 450 le famiglie di Fano e Pesaro che hanno richiesto questo servizio”. L’impianto del Cimitero dell’Ulivo, essendo l’unico in zona (i più vicini sono a San Benedetto e Cesena) risponderà alle esigenze anche di cittadini di fuori provincia, “ma – ha sottolineato Pieri – per i residenti nei 30 comuni soci di Aset Holding e Aspes spa, sarà applicato uno sconto”.
E anche se in questi casi forse è riduttivo parlare di numeri, va pur detto che l’aumento di richieste per questo tipo di servizio è anche dovuto alla notevole differenza di costi rispetto a una sepoltura classica (circa il 50%). L’impianto, edificato su tre piani (accoglienza, uffici, cremazione), sarà in funzione dal 23 gennaio (sono in fase di ultimazione gli ultimi collaudi) e dopo le ultime tensioni in materia di sanità tra Fano e Pesaro, riavvicina le due città come testimonia la presenza alla cerimonia di presentazione dei due sindaci, Massimo Seri e Matteo Ricci.